L'innovativo processo di ripresa è stato messo a punto dalla Advanced Industrial Science and Technology (Aist) di Tsukuba, alle porte di Tokyo, uno dei centri di ricerca hi-tech più rinomati e attivi del Paese.
Gli scienziati nipponici sono riusciti a catturare il colore al buio, non identico ma comunque molto simile all'originale, studiando il comportamento dei raggi infrarossi sul corpo ripreso.
Oggi le videocamere, anche quelle non professionali, utilizzano il fascio a infrarossi per riprendere nell'oscurità, ma a causa dei riflessi di luce l'unico modo per rendere chiare le immagini è dare al corpo ripreso un colore fittizio e ben riconoscibile, solitamente in variazioni di verde o grigio (il cosiddetto «night mode»).
Il nuovo sistema di registrazione, invece, si basa sull' impiego di uno speciale sensore, che analizza in tempo reale tutti i riflessi di luce nell'ambiente circostante, restituendo immediatamente una tinta verosimile alle immagini.
La tecnologia, che una volta finalizzata sarà offerta sul mercato, si presta a numerose applicazioni pratiche: tra queste l'osservazione degli animali e, soprattutto, la sorveglianza anticrimine notturna, con nuove videocamere di sicurezza capaci di individuare ladri e altri delinquenti anche dal colore dei vestiti, cosa attualmente impossibile.
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