Folla di turisti
e Como va in tilt
«Impreparati»

Auto ovunque. Battelli e funicolare, code record. Tour dell’assessore Rossotti: «Dai bagni all’infopoint, si cambia»

Che ci sia tanta gente a spasso per Como a Pasquetta non è una notizia. Ma quella vista ieri - e ieri l’altro - non era «tanta gente». Era una folla impressionante, un flusso continuo di turisti e gitanti da metà mattina fino a sera. Impossibile, in alcuni momenti, passeggiare sul lungolago. La notizia, insomma, c’è, ed è positiva.

Il problema è che le migliaia di persone arrivate in città hanno fatto emergere una lunga serie di problemi e, quindi, “creato” una seconda notizia. Tutt’altro che buona e riassumibile così: Como non è pronta ad accogliere un gran numero di gitanti nell’arco di poche ore.

La terza novità arriva direttamente dalle parole dell’assessore al Turismo Simona Rossotti, che ha trascorso l’intera giornata di Pasquetta in città, in una sorta di sopralluogo no-stop deciso per rendersi conto “in diretta” delle criticità sotto il profilo dell’accoglienza.

Nota dolente, infine, il capitolo delle attività proposte ai visitatori: quel poco che c’è non viene certo promosso al meglio, dal Tempio Voltiano ai musei. E così le principali attrazioni diventano artisti e musicisti di strada. Molti turisti si sono detti stupiti anche per le serrande abbassate dei negozi.

«Su alcuni aspetti siamo ancora impreparati - dice Rossotti - il nostro compito è risolverli e abbiamo già fatto alcuni passi importanti in questa direzione. Verrà potenziata l’attività degli infopoint, il materiale pensato per i turisti va incrementato, arriveranno a breve le nuove mappe e la nuova segnaletica. Ma abbiamo anche deciso di stanziare risorse significative per dotare la città di bagni pubblici. Le code alla funicolare e alla Navigazione? Inaccettabili, prenderò contatto con i rispettivi gestori e solleciterò interventi. Sempre in tema di trasporti, puntiamo a utilizzare meglio l’atrio della stazione San Giovanni, in accordo con le Ferrovie. Como può e deve crescere ancora, sta a noi rimuovere gli ostacoli. Non solo nell’interesse del turista ma di tutti i comaschi».

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