Cronaca / Como città
Giovedì 28 Gennaio 2016
Forum sulle paratie
«Non servono più
Alziamo la passeggiata»
Si è svolto oggi nella redazione de “La Provincia” il forum sulle paratie e il futuro del lungolago. Tantissimi gli ospiti presenti, rappresentanti di associazioni e istituzioni, oltre che del mondo dell’imprenditoria locale
«Le paratie - secondo il costruttore Giampiero Maiocchi - ormai non servono più. Alziamo la passeggiata di 50 centimetri». Sulla stessa linea il presidente della Camera di Commercio, Ambrogio Taborelli, secondo il quale «sarebbe una soluzione», e il direttore di Unindustria Antonello Regazzoni. È , quella dell’innalzamento della quota del lungolago, una delle ipotesi discusse nel forum dedicato al tema del lungolago, che si è svolto oggi pomeriggio nella sede de La Provincia, a pochi giorni dall’avvio di una nuova inchiesta della Procura della Repubblica di Como, a sua volta conseguenza dell’indagine avviata e conclusa dall’Autorità anticorruzione.
Al forum hanno partecipato i rappresentanti di alcune delle maggiori realtà cittadine, dal presidente di Como Venture Maurizio Traglio al segretario generale di Cgil Alessandro Tarpini, Salvatore Amura (Accademia Galli), Giulio Casati (Università dell’Insubria), Roberto Cassani (presidente degli albergatori), Antonello Regazzoni (direttore Unindustria), Enrico Lironi (presidente di Sviluppo Como), l’imprenditore Graziano Brenna, Giovanni Magatti (direttore Feltrinelli Como), l’imprenditrice Bianca Passera, l’artista Pierpaolo Perretta (Mr Savethewall), l’imprenditore Pino Sorbini (Cdo), l’architetto Fulvio Capsoni, l’imprenditore Andrea Camesasca (delegato al turismo per la Camera dei Commercio).
Secondo l’imprenditore Graziano Brenna «questa storia dovrebbe darci un insegnamento. Anche per Ticosa e San Martino». Così invece Salvatore Amura: «In un paese serio, si azzera tutto, si restituiscono i soldi e si parte». Bianca Passera: «Siamo stremati, ma non accettiamo qualsiasi soluzione». L’albergatore Roberto Cassani: «Si può valutare di restituire i soldi della Legge Valtellina. Ma ci vuole coraggio e non ne vedo molto».
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