Fu un eroe della Grande Guerra: la medaglia tornata dal Brasile

Il tenente Domenico Francesco Giobbi salvò tante giovani vite. Ora i nipoti donano agli alpini di Schignano i suoi cimeli militari

Sono state le penne nere di Schignano a rendere omaggio, nel giorno dell’Unità nazionale e delle forze armate, a Domenico Francesco Giobbi, tenente medico degli alpini che, sul fronte della Grande Guerra, ha salvato numerose vite di giovani soldati pronti a immolarsi per la patria.

Dalla città brasiliana di San Paolo , dove Giobbi era emigrato e aveva continuato nella professione medica , sono arrivati sei tra nipoti e pronipoti che, nel ricordo del nonno, hanno donato al locale gruppo degli alpini la divisa militare, il cappello , la medaglia d’argento al valore militare , la medaglia della guerra oltre ad attestati , benemerenze e cimeli della Prima guerra mondiale. La documentazione storica sarà custodita nella sede del gruppo.

Dopo la guerra, fu sindaco

Il tenente Giobbi fu uno degli ufficiali medici di spicco del V reggimento alpino che si distinse in molte battaglie sul fronte italo-austriaco. Alla fine del conflitto, divenne sindaco. Gli appassionati di montagna lo ricordano come protagonista nelle epiche scalate insieme a Walter Bonatti. In tanti a Schignano ricordano ancora le scene in cui fu protagonista in un film documentario girato sulle Ande in Perù, dedicato alla storia dell’alpinismo.

Ad accogliere i discendenti del tenente medico il capozona degli alpini della Valle d’Intelvi Agostino Peduzzi insieme al capogruppo di Schignano Cesare Beretta.

Alla cerimonia ha voluto essere presente anche Elisa Gelpi, la “tata” della famiglia Giobbi.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di DOMENICA 9 novembre 2014

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