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Domenica 15 Marzo 2009
Giallo di Perugia: pc "traditore"
Vacilla l'alibi di Sollecito
Secondo le analisi, il computer di Raffaele Sollecito mostrerebbe un buco proprio nelle ore del delitto. L'accusato aveva sostenuto di aver guardato un film proprio sul pc. Meredith in una lettera immaginaria alla madre ammette: ho paura e sono triste
La testimonianza di un ispettore della polizia postale parla di una "liberazione umana" con il computer di Sollecito avvenuta alle 18.27 e alle 21.10, poi c'è un buco di molte ore, fino alle 5.30 del mattino dopo. Il film - che Raffaele ha detto di aver visto nella serata del primo novembre - secondo gli esperti è stato visionato tra le 18.27 e le 21. C'è un buco temporale che avrebbe permesso a Raffaele Sollecito e Amanda Knox di raggiungere la casa in via della Pergola dove tra le 22 e le 23 è stata uccisa Meredith Kercher.
L'alibi dunque secondo i consulenti dell'accusa è ballerino. Per la difesa di Sollecito, l'avvocato Giulia Bongiorno, in aula si sarebbe ispezionato soltanto uno dei due computer del ragazzo pugliese. Prova quindi non completa per verificare, nelle ore del delitto, l'alibi sia di Raffaele che di Amanda.
L' ultima udienza è stata segnata anche dalla dichiarazione di un'insegnante di Amanda Knox che ha testimoniato su una lettera, a due giorni dalla morte di Meredith, scritta come compito in classe dalla ragazza americana.
La lettera riguarda un invio immaginario alla madre dove confessa tristezza e paura per quello che è accaduto in via della Pergola. Amanda nella sua lettera immaginaria invita la madre a raggiungerla a Perugia per essere rassicurata e dimenticare la tragedia.
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