Società e Costume
Lunedì 12 Luglio 2010
Giocattoli sessuali: la Cina
primo esportatore al mondo
Il sesso è ancora tenuto d'occhio in Cina e comprotamenti privati eccessivi sono ancora repressi. Ma poi si scopre che per gli affari, la Cina di oggi non si fa scrupoli soprattutto se deve guadagnare alle spalle dei "viziosi" occidentali
Eppure nella Cina di oggi gli affari sono affari e quindi il Paese è diventato il maggior produttore ed esportatore di prodotti destinati ai pornoshop di tutto il mondo.
Va anche detto che è stato addirittura nel 1993 quando a Pechino ha aperto il primo sexy shop. Adesso sono più di 200.000 e fatturano con contraccettivi che non siano i preservatici e gli afrodisiaci, oltre 1 miliardo di euro all'anno.
E le vendite sono in continuo aumento, anche se i negozi non possono farsi pubblicità. A dare una spinta sono parodossalmente le donne ormai le prime acquirenti, il che dimostra l' enorme cambiamento in atto nei costumi sessuali del paese.
Che la Cina sia il principale esportatore lo dice la stessa dogana, secondo quanto riportato dal China Daily.
Il 70% di vibratori, lingerie, sex toys e altri oggetti venduti nei sexy shop di tutto il mondo hanno oramai tutti il marchio made in China.
L'area dove si producono più giocattoli sessuali è il solito Guangdong, il distretto dove si concentra la gran parte della produzione di tutti i tipi destinata all'export.
Ma dove vanno a finire questi giocattoli particolari? "Il 50% dei nostri compratori sono americani, mentre il 30% arriva dall'Europa", ha detto al giornale Romeo Jiang, general manager della Bestgreen, società di Shenzhen, entrata nel mercato dei sex toys nel 2003 e il cui giro di affari l'anno scorso è stato tra i 2 e i 3 milioni di dollari.
"Abbiamo cominciato questa attività - ha detto Jiang - a seguito della crisi, prima producevamo altro, poi un nostro compratore americano ci ha chiesto i sex toys e siamo entrati nel mercato".
I prodotti che escono dalla fabbrica della Bestgreen costano tra i 50 centesimi ai 100 dollari. Secondo Jiang, un vibratore che esce dalla loro fabbrica per un dollaro, viene venduto negli Usa per oltre 10 dollari. Il mercato della produzione dei sex toys in Cina, conta oltre 1.000 aziende manifatturiere ed ha un giro di oltre 2 miliardi di dollari.
In uno studio pubblicato dal China Market Research Center, nei primi cinque mesi di quest'anno il giro d'affari delle società cinesi ha raggiunto 940 milioni di dollari.
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