Salute
Martedì 12 Marzo 2013
Giornata del Rene
Visite a Zingonia
Bastano semplici esami del sangue, della pressione e delle urine per controllare la salute dei propri reni. Per la Giornata mondiale del Rene, il Policlinico Zingonia offre il 14 marzo consulenze ed esami gratuiti.
Quando i nostri reni soffrono, infatti, non fanno male. Il rischio quindi è di non accorgersi di nulla finché il danno è ormai avanzato. «Non bisogna aspettare di avere sintomi per prendersi cura dei propri reni» sottolinea il dottor Marco Lorenz, responsabile del servizio di Nefrologia e Dialisi del Policlinico San Marco di Zingonia. «Quando si manifestano significa che esiste già un danno renale, più o meno serio. Bisogna giocare d'anticipo individuando tempestivamente i soggetti a rischio per poter mettere in atto tutti gli interventi necessari, non solo a livello farmacologico ma anche di stile di vita. Ecco perché la prevenzione è così importante. Una prevenzione semplice e poco costosa, che comprende esami del sangue, della pressione e delle urine».
Eppure, secondo le stime, solo un italiano su quattro sotto i 64 anni fa esami di routine per misurare la funzionalità dei suoi reni. Per questo iniziative come la «Giornata mondiale del rene», promossa in Italia dalla Fondazione Italiana del Rene per il 14 marzo, rappresentano un'occasione di sensibilizzazione preziosa, a cui anche il Policlinico San Marco di Zingonia, come ormai da tradizione, partecipa.
Lo staff del servizio di Nefrologia e Dialisi, il 14 marzo, sarà a disposizione dei cittadini per fornire spiegazioni e informazioni su come prevenire e diagnosticare tempestivamente le patologie che riguardano questi due piccoli ma importantissimi organi che hanno il compito di filtrare tutte le sostanze veicolate attraverso il sangue, eliminando quelle tossiche e rimettendo in circolo, invece, gli elementi necessari ad un corretto funzionamento del corpo. Basterà presentarsi negli ambulatori 1 e 2 (del primo piano), dalle 9.30 alle 16.30. Oltre ai colloqui gratuiti sarà possibile sottoporsi anche a rilevazione della pressione, test urine e della glicemia, tramite sangue capillare (per i soggetti a rischio diabete).
«Diabete e ipertensione sono tra i principali fattori di rischio per l'insufficienza renale cronica (IRC) - osserva il dottor Lorenz -. Il diabete in particolare, nei Paesi occidentali, è oggi la causa più comune di insufficienza renale terminale: danneggia il sistema vascolare renale e quindi la struttura dell'organo, portando alla nefropatia diabetica». Controllando diabete e ipertensione quindi si possono prevenire non solo malattie cardiovascolari ma anche l'insufficienza renale, oltre che rallentare la progressione della patologia quando sia già comparsa.
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