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Sabato 25 Aprile 2009
Giovane accoltellato a morte
in un bar a ridosso del confine
E' successo a Chiasso, arrestato uno svizzero. I testimoni: la vittima aveva difeso una ragazza
Non sono del tutto chiari i motivi dell’aggressione. Secondo una prima ricostruzione pare che tra vittima e omicida vi sia stata una lite finita poi nel sangue, con l’accoltellatore che ha colpito il 28enne di Mendrisio più volte all’addome e al collo.
Gli amici di Samuele Giorgi testimoni del delitto, tutti concordi nel definire la vittima come una persona pacifica che non ha mai dato problemi a nessuno, hanno raccontato alla polizia che tutto sarebbe nato in seguito ad alcuni apprezzamenti che Schneider avrebbe riservato a una ragazza. Battute che Giorgi ha ritenuto inaccettabili. Il 28enne avrebbe così invitato l’avventore a smetterla e questo sarebbe bastato per scatenare la furia omicida di Schneider. Omicida e vittima, da quanto si è ricostruito, si conoscevano. Al punto che una delle piste imboccate dagli inquirenti è quella del possibile regolamento di conti nel mondo della droga. Ma gli amici di Samuele, intervistati da Ticino on line, garantiscono: «Sam lo conoscevo da quando avevo quindici anni. Qui la droga non c’entra niente. Forse è stato un bicchiere di troppo, chissà… ma era un ragazzo tranquillo». Una ragazza, coetanea del giovane ucciso a Chiasso, dice: «Più volte avevo detto a Sam di evitarlo (Schneider ndr), di stargli lontano. Il tipo non mi era mai piaciuto».
Ieri sera le vie della città ticinese di confine sono state percorse da una piccola folla, ovvero gli amici della vittima che hanno organizzato un’improvvisata fiaccolata «in memoria del nostro caro Sam». Fiaccolata partita dal bar Mascotte, in via Galli. Proprio dietro all’autostrada. Nel punto in cui il cartello avverte: dogana a seicento metri.
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