Giovani e aziende a Expo
Premiato il modello Como

Ieri a Palazzo Italia lodato il rapporto tra tessuto produttivo e scuole. Applausi alla Giornata dell’innovazione e ai ragazzi della Galli

Un bis sia per i ragazzi della Giornata dell’innovazione, sia per quelli dell’Accademia Galli a Expo. Per loro l’occasione di presentare i loro progetti. Ma per il Lario una soddisfazione ancora più forte.

«A Palazzo Italia - sottolinea il presidente della Camera di commercio Ambrogio Taborelli - hanno lodato da più parti il modello Como. La capacità di collegare aziende e scuole. Questa per noi è una grande soddisfazione. Come tutto il lavoro che si sta facendo a Expo».

L’occasione ieri era la visita del presidente nazionale di Uninocamere, Ivan Lo Bello. Ed è passata anche Diana Bracco, davanti agli emozionati ragazzi della Galli, autore del progetto Smart Citizen. Quello che consegna a Expo un messaggio importante, come sottolinea il presidente dell’Accademia Salvatore Amura: «L’uso delle tecnologie per essere cittadini più consapevoli e utilizzare di conseguenza le risorse naturali».

Pochi giorni fa, una quindicina di studenti avevano varcato per la prima volta l’ingresso dell’Esposizione universale. Un momento emozionante per gli studenti dell’Accademia Galli, che fino a poche ore prima avevano solo immaginato questo luogo.

I padiglioni dei sogni prendevano così corpo. E si avviava al traguardo del progetto Smart Citizen. A colpi di hashtag i ragazzi hanno raccontato la loro Expo, così come l’avevano sognato prima. E sul podio virtuale saliva in modo provvisorio la Corea, così tecnologica, così visuale.

Ieri la chance è raddoppiata: a parlare davanti a Ivan Lo Bello di Unioncamere, due ragazzi. Prima Giovanni Ostinelli, poi Liciane Kenik Antonini a conferma anche del volto internazionale che ha l’Accademia Galli oggi.

«I ragazzi erano molto contenti - spiega Amura - di presentare il loro lavoro. Una doppia presentazione nel Padiglione Italia, e con rappresentanti istituzionali di tale livello. Erano molto emozionati, tanto più quando hanno visto l’arrivo di Diana Bracco». Oltre ai giovani della Galli, c’erano appunto quelli dell’Innovazione e del progetto di installazioni che ha deliziato Parolario con il Conservatorio.

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