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Società e Costume
Mercoledì 15 Giugno 2011
Gli italiani i più incollati a Facebook
Primi nel mondo: iscritti in 20 milioni
Gli italiani sono tra i più avidi consumatori al mondo di social network. Il primato spetta a Facebook il social network più diffuso, che negli ultimi due anni si è affermato in modo straordinario, in linea con quanto accaduto a livello mondiale, ma con peculiarità italiane
Un fenomeno, quello dei social network che, come ha messo in evidenza il presidente, sta cambiando la società, il costume, le forme di democrazia, l`uso dei diritti". «I social network si rivelano ineguagliabili per fare degli individui gruppo», ha detto Calabrò. «Anche i comportamenti personali ne risultano fortemente influenzati: alla riservatezza è subentrata l`ostensione, e talora l`ostentazione, dell`intimità. La sfera privata è di dominio pubblico», ha aggiunto.
Altro fenomeno di interesse per l`Autorità, ed in profonda ascesa, è la crescente fruizione di video: YouTube, già in ottava posizione a gennaio 2009, attualmente è il quarto sito più visitato e raggiunge il 62,5% di utenti attivi, rispetto al 47,9% di due anni fa.
Al riguardo, uno studio internazionale di Iab (associazione degli operatori della comunicazione digitale interattiva) evidenzia come, sempre di più, televisione e Internet siano collegati, sia nel senso che sono fruiti contemporaneamente, sia nel senso che i contenuti televisivi vengono fruiti on line. A questo riguardo si segnala che le categorie di siti che sono cresciute di più negli ultimi tre anni (nel periodo dicembre 2007 - dicembre 2010), in termini di penetrazione sul totale dei navigatori attivi, sono proprio i video/film (+19,5%), seguiti dalle member communities (+16,8%) e dai giochi on line (+15,9%).
«Da tali dati - si legge nella Relazione - emerge con chiarezza l`evoluzione delle preferenze dei cittadini, che utilizzano sempre più Internet per comunicare, per informarsi (anche attraverso nuove fonti, non necessariamente paragonabili a quelle tradizionali), per l`intrattenimento (anche quello audiovisivo) oltre che per comprare in maniera più consapevole».
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