Gomme intelligenti, il grafene
arriva nelle nostre case

Directa Plus ha siglato un accordo con la produttrice di pneumatici Vittoria

Il grafene entra per la prima volta nelle case: la rivoluzione parte da gomme “intelligenti” per le bici.

È stato presentata ieri alla sede di Directa Plus a Lomazzo il nuovo sistema “Intelligent Tire System powered by Graphene Plus” nato dalla partnership tra Directa Plus e Vittoria. È il frutto della combinazione tra l’esperienza internazionale di Vittoria Group nel settore ciclistico e la ricerca tecnologica di Directa Plus, tra i principali produttori di nanomateriali a base grafene al mondo.

È già stato testato con successo ed è disponibile sul mercato. È proprio il grafene (il cosiddetto G+, marchio registrato Directa Plus) contenuto nel prodotto a rendere le gomme “intelligenti”. In concreto significa che la loro copertura diventa più compatta o più morbida in risposta alle esigenze del ciclista. Se gli pneumatici corrono sul rettilineo la gomma si fa più dura offrendo minore resistenza al rotolamento possibile, mentre quando il ciclista frena, accelera o curva, la mescola si ammorbidisce per dare la massima aderenza (in gergo “grip”).

Alla conferenza erano presenti, tra gli altri, Giulio Cesareo, fondatore e amministratore delegato di Directa Plus con Rudie Campagne, presidente e fondatore di Vittoria. Oltre a Christian Lademann, product manager Pneumatici da strada di Vittoria e Laura Rizzi, manager del settore Ricerca e sviluppo di Directa plus. Con altri esponenti del medesimo team che hanno guidato i presenti nell’intera filiera produttiva, dalla grafite naturale al grafene, e fatto dimostrazioni sulle applicazioni del grafene in ambito ambientale.

Presenti anche René Timmermans, amministratore delegato Emea (Europa, Medio Oriente, Africa, America Latina) di Vittoria e Michael Marx, product director di Vittoria. In platea giornalisti da tutta Europa di testate specializzate, con anche un inviato olandese del “Telegraph”. «È una soluzione che abbiamo definito senza compromessi - spiega Cesareo - perché grazie alle proprietà uniche del grafene permette di superare alcuni ostacoli tipici della gomma e non obbliga più a dover scegliere, ad esempio, tra velocità e aderenza o tra resistenza alle forature e peso».

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