Grandi mostre, stop in giunta
In consiglio l’ultima spiaggia

Bruni: «È un atto politico e non c’è condivisione in maggioranza»

Sulla delibera dell’assessore Sergio Gaddi non si gioca solo il futuro delle grandi mostre, ma anche quello dell’amministrazione comunale. La spaccatura tra i liberal di Forza Italia e il resto della maggioranza è chiara. Lo ha dimostrato lo stop che la giunta ha dato alla delibera con cui Gaddi chiede 400mila euro per ognuna delle prossime tre rassegne. L’esecutivo, capitanato dal sindaco Stefano Bruni, non ha dato il via libera a causa della mancata condivisione politica dei gruppi di maggioranza. Cioè Lega Nord, An e un Popolare liberale (oltre ai 4 forzisti fedeli di Bruni: Quagelli, Airoldi, Caprile e Lombardi). Quindi, in teoria, Gaddi non sarebbe legittimato a presentare il documento al consiglio comunale, con il conseguente rischio di vedere saltare la mostra 2009. A meno che 8 consiglieri non firmino la delibera e la presentino personalmente. E gli 8 consiglieri ci sono. Si tratta di 7 liberal di Forza Italia e di Luigi Bottone dell’Udc. Hanno firmato la delibera e depositata ieri dopo lo stop della giunta. Stasera nella riunione dei capigruppo verrà presentata la delibera e se sussisterà la motivazione dell’urgenza verrà discussa in una delle prossime sedute. E così il «no» del sindaco sarà aggirato. «In oltre un mese di tempo - ha spiegato Bruni - non si è riusciti a trovare una condivisione politica dei gruppi di maggioranza su un testo da sottoporre al voto. Dunque l’esecutivo non può assumersi una responsabilità politica che è in capo al consiglio».

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Giovedì 15 Gennaio 2009

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