Ambiente
Sabato 30 Giugno 2012
Greenfreeze, freddo pulito e naturale
E' il futuro di frigoriferi e condizionatori
Greenpeace lancia una campagna per convincere le aziende produttrici di apparecchi per la refrigerazione a uare tecnologie "pulite" e naturali abbandonando i pericolosi e inquinanti gas
"Greenfreeze" è un sistema di refrigerazione che "al posto dei più impattanti gas refrigeranti, chiamati idrofluorocarburi (HCFC e HFC, introdotti dopo il Protocollo di Montreal nel 1987 per risolvere il problema del buco dell'ozono), utilizza refrigeranti naturali a bassissimo impatto ambientale". "La tecnologia capace di risolvere il problema esiste già - spiega Janos Matè, consulente di Greenpeace international - Oggi nel mondo i frigoriferi Greenfreeze superano i 650 milioni e, solo in Cina, coprono il 75% del mercato". Si tratta di "una tecnologia che rappresenta il 40% della produzione globale e che entro il 2020 arriverà all'80%".
Questa tecnologia, osserva Greenpeace, è "in crescita per i frigoriferi ma per i condizionatori stenta a decollare". In Italia il mercato della refrigerazione è "coperto per quasi l'80% da quattro grandi aziende: Whirlpool, Electrolux, Indesit e Candy Hoover. La maggioranza utilizza refrigeranti naturali, ma alcuni marchi come Rex, Zanussi, Iberna e, in parte, Whirlpool usano ancora gas appartenenti alla classe degli HFC".
Nel settore del condizionamento d'aria, "De Longhi si è avviata all'impiego di refrigeranti naturali ma questo sforzo rimane ancora marginale. Nel campo della grande distribuzione, infine, le aziende più virtuose si sono dimostrate essere Coop, Auchan e Carrefour". Secondo Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, è "ora necessario che questo standard venga imposto a tutte le tecnologie del freddo".
Per questo Greenpeace chiede alle aziende di "eliminare gradualmente i gas HFC da qui al 2020 e ai governi politiche e provvedimenti fiscali" per stimolare le aziende.
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