Guerra artigiani-commercianti
nel consiglio comunale anticrisi

Documento di Confartigianato: "I negozianti si impegnino a sostenere quanto il Comune propone"

p.berra

È guerra tra artigiani e commercianti. A fare da sfondo alla polemica il consiglio comunale sulla crisi economica convocato ieri mattina in biblioteca. Nel documento in cui Confartigianato analizza gli interventi necessari, secondo l’associazione, per il rilancio della città anche in funzione anti-crisi, si legge a proposito delle grandi mostre e dei grandi eventi: «Vanno perseguite nuovamente perché non solo promuovono l’immagine di Como, ma contribuiscono a un aspetto turistico fondamentale e i tentennamenti politici non danno una positiva immagine né verso il sistema economico né verso l’esterno. Un conto sono le iniziative, un conto i finanziamenti per il loro sostegno, certamente un altro conto è la gestione. Di ciò, a nostro modo di vedere dovrebbero rendersene conto soprattutto i commercianti e contribuire direttamente a sostenere quanto il Comune vorrà riproporre. Mi rendo conto che è un’utopia, non mettono nemmeno un euro per Natale, figuriamoci sulle mostre. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire». Gli artigiani chiedono poi «attenzione e riconsiderazione del polo universitario oggi ancora troppo dipendente da Varese» e rilanciano il campus. Nel documento si chiede poi un maggior peso del Comune in Villa Erba: «Ciò che è di Como venga gestito dai comaschi». Bocciatura per piazza Cavour «ridotta a un quadrato di verde con poche panchine rotte».

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Sabato 04 Aprile 2009

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