Guerra del grembiulino
La scuola si spacca in due

I genitori di quattro classi si ribellano: «È una spesa inutile»

Ma la dirigenza non molla: «Deciderà il consiglio d’istituto»

La guerra dei grembiulini, alla scuola primaria di Cucciago, è appena iniziata. Ad alcuni genitori, che hanno preferito votare contro il ripristino di una tradizione, ricordano un po’ troppo la scuola vecchia maniera, con i bimbi in democratica divisa, senza differenze di estrazione sociale tra le felpe del mercato e i maglioni firmati.

Per altri, è un costo che si aggiunge a una vita già abbastanza cara. E quindi evitabile. Chi è a favore, invece, pensa che possa restituire anche un senso di disciplina cara ai tempi passati.

Ma quattro classi su dieci si sono ribellate. La questione finirà in consiglio d’istituto.

Potrebbe arrivare una norma vera e propria, alle elementari “Molteni” di via Sant’Arialdo. Da quest’anno, dopo la separazione dell’istituto comprensivo Capiago Intimiano, come per tutte le scuole di Cucciago, conta l’unione didattica con Casnate con Bernate e Grandate.

La “Molteni”, unica all’interno della sinergia scolastica intercomunale, ha deciso di ripristinare la decaduta usanza del grembiulino.

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