A seguire Abruzzo, Basilicata e Marche. In particolare per la Sardegna sono state assegnate cinque vele a Bosa, Baunei e Posada e quattro vele a dire Arbus, Domusdemaria, Pula, Villasimius, Sant'Anna Arresi, Orosei, Siniscola, Cabras, Arzachena, Santa Teresa di Gallura e Alghero.
I requisiti che devono essere soddisfatti per ottenere le vele blu sono la tutela del suolo e del paesaggio, con un occhio alla biodiversità e all'impatto che può avere su tutto questo l'attività turistica; lo stato della aree costiere, l'accessibilità e l'assenza di barriere architettoniche o naturali; la gestione dell'energia, dal risparmio energetico allo sfruttamento delle rinnovabili; i consumi idrici ed il trattamento delle acque reflue; la gestione sostenibile del rifiuti; le strutture sanitarie disponibili per i turisti; la sicurezza alimentare dei prodotti tipici locali; la qualità della vacanza e le iniziative intraprese sulle spiagge per migliorare la sostenibilità.
La qualità delle nostre spiagge è sicuramente migliorata rispetto al passato, tanto che quest'anno sono addirittura 14 le località ad ottenere il massimo della valutazione, cioè 5 vele blu, una in più dell'anno scorso: Pollica, Cinque Terre, Ostuni, Capalbio, Castiglione Della Pescaia, Nardò, Capraia, Salina, San Vito lo Capo, Bosa, Baunei, Noto, Posada e Otranto. Nella Guida, arrivata alla decima edizione sono elencate 354 spiagge, 364 località costiere di mare e lago, 14 itinerari per diportisti, 50 grotte marine e diverse strutture ricettive, con l'elenco aggiornato dei 403 alberghi sostenibili che si sono guadagnati l'etichetta ecologica di Legambiente Turismo.
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