Hacker in ditta,
Como ad alto rischio

Molti gli imprenditori in provincia vittima delle incursioni dei pirati informatici nei propri sistemi

L’appello: «Più volte colpite, le aziende non danno la giusta importanza alla sicurezza informatica»

Il pericolo di un attacco informatico è dietro l’angolo. Lo sanno bene anche gli imprenditori comaschi, sempre più al centro – così come, del resto, l’intera popolazione privata – dell’azione degli hacker che, a vario titolo, provano ad accedere ai rispettivi dati per farne terra di conquista. La provincia è infatti vittima degli attacchi in modo massiccio.

I più spregiudicati puntano a impossessarsi della facoltà di attuare transazioni economiche; altri, in prospettiva futura, “fotografano” tutto ciò che transita dai pc aziendali per farne bottino pieno in vista di possibili utilizzi futuri; altri ancora, infine, si intrufolano negli spazi segreti, ma poi non troppo, delle attività attaccate per incassare senza troppa fatica formule e strategie. Il panorama, dunque, è variegato. Difendersi, almeno per i più avveduti, una priorità.

«La mia azienda – commenta Federico Colombo di Penn Italia srl, Bregnano – è più volte stata attaccata. La protezione, dunque, è fondamentale, tanto più che un sistema non protetto non è pericoloso soltanto per sé, ma rischia di mettere in pericolo anche quello delle aziende partner. Proteggersi, dunque, è fondamentale.

«Per farlo, la conoscenza delle problematiche e la successiva formazione - aggiunge - a scopo precauzionale è fondamentale. In questo processo anche i dipendenti debbono essere coinvolti, affinché i loro comportamenti quotidiani, inconsapevolmente, proteggano il sistema aziendale dai malintenzionati».

Casi di intrusione, è bene chiarirlo, non mancano nemmeno su scala locale. I più violenti provano a impossessarsi delle chiavi necessari allo sblocco delle transazioni economiche. Ingolosiscono anche i “segreti” aziendali.

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