Sport / Cantù - Mariano
Martedì 17 Marzo 2015
Hollis, siamo ai titoli di coda
«Gli abbiamo dato un segnale forte»
Quaranta minuti seduto. L’intera partita con Caserta trascorsa in panchina. Senza mai smettere la tuta. Non entrato.
E non perché stesse male o fosse alle prese con infortuni. Insomma, nessuna rinuncia al suo impiego legata a ragioni squisitamente precauzionali. No, si è trattato di una scelta deliberata da parte dell’allenatore (quand’anche non indotta dalla società stessa). Insomma, giunti a questo punto, Damian Hollis non merita più di stare in campo.
«Non nascondo che era uno degli elementi sui quali puntavamo di più, auspicando che potesse replicare anche in serie A le ottime prestazioni fornite in Legadue - confessa la presidente Anna Cremascoli -. È talentuoso ma carente quanto a grinta, energia e cattiveria agonistica. Abbiamo sempre sperato potesse accendersi una volta per tutte, gli abbiamo anche parlato più volte ma l’atteggiamento è rimasto quello. Troppo molle. Era dunque giunto il momento di assumere una posizione forte nei suoi confronti e dargli un segnale inequivocabile Ecco il motivo dei suoi 40 minuti in panchina». A questo punto l’ipotesi più probabile è che le strade si dividano.
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