I costruttori guardano avanti
«Onda lenta, ma costante»

All’assemblea Ance il punto sulla crisi del settore, il più colpito in assoluto

Ance guarda avanti e cerca di lasciare alle spalle i momenti drammatici. Ora si tratta di continuare a sostenere le imprese in un momento che continua a essere condizionato dal lavoro che manca, come mostrano i numeri impietosi di Cassa Edile, schiacciato fra vendite immobiliari stagnanti, pochi lavori per conto terzi e gare pubbliche quasi a zero. In tutta la provincia, dal 2008 al 2013 il settore ha visto calare da 11 a 7 milioni le ore di lavoro. Nello stesso periodo si sono persi 2.500 addetti (oggi sono circa 5mila) e 600 imprese, scese da 1.700 a poco più di 1.100. «Mediamente - le parole del presidente Luca Guffanti – un calo pari al 30% della produzione, riduzione che tocca il 40% al netto delle grandi opere realizzate in provincia”.

Cioè la terza corsia autostradale, la Pedemontana, la ristrutturazione della galleria di Cernobbio e la galleria di Pusiano, «tutte strategiche ed essenziali ma che poco hanno impattato sui bilanci delle nostre imprese».

Tuttavia Guffanti, «l’onda della ripresa, anche se non è ancora percepibile nel nostro lavoro quotidiano, sta montando lentamente ma con costanza».

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