Giochi
Sabato 10 Settembre 2011
I Fantastici Quattro
diventano Fantastici 3
È arrivato nelle edicole e nelle fumetterie avvolto in un sacchetto di plastica nera, quasi come un soldato caduto sul campo di battaglia. Sopra l'albo è stampato un laconico numero «3» che suggerisce un capitolo oscuro nella storia avventurosa dei Fantastici 4.
La particolare confezione celebra l'ultimo atto nella vita di un supereroe, uno dei protagonisti del pantheon fumettistico Usa dagli ormai lontani anni '60. Si tratta del più appariscente membro del team forgiato da Stan Lee e Jack Kirby, un giovane irruento, spesso etichettato come «testa calda».
Parliamo infatti della Torcia umana, capace di incendiarsi e librarsi nell'aria a piacimento per poi riprendere le fattezze dell'eterno ragazzone esagitato Johnny Storm. Grazie a una pioggia di ignoti raggi cosmici la Torcia ha acquisito questi superpoteri che condivide con gli altri compagni: l'uomo elastico Reed Richards, la donna invisibile, Sue Storm – sorella di Johnny – e il colosso di roccia, Ben Grimm.
La particolarità del quartetto di supereroi è non avere una doppia identità: nel momento dell'azione non si rifugiano in cabine telefoniche per indossare calzamaglia e mantello. Tutti li conoscono per nome e soprannome e sanno che abitano nel centro di New York, nella sede-laboratorio del Baxter building. Sono i supereroi della porta accanto, una sorta di istituzione cittadina che però si contrappone a minacce ad ampio raggio: dalle invasioni aliene alle catastrofi di portata interplanetaria.
La notizia della dipartita di uno dei Fantastici 4 era circolata alla fine dell'anno scorso rinnovando l'interesse per uno dei «marchi» più noti della Marvel. Subito era scattato il toto-morituro. A chi rinunciare del formidabile quartetto? Alla carismatica «Cosa» dai muscoli di roccia arancione? Alla già poco visibile donzella? Oppure al leader brizzolato dalla «longa manus» e dal cervello fino?
Il segreto sull'identità del candidato all'obitorio ha resistito poco, è stata la stessa Marvel ad ammettere che la Torcia Umana era destinata a spegnersi. In Italia, dopo un'attesa che ha logorato gli appassionati, finalmente si potranno conoscere i drammatici eventi che segnano la morte di Johnny Storm.
Va detto che in casa Marvel le scomparse eclatanti e i trionfali ritorni sono una pratica ricorrente e da sempre la morte di un eroe è il momento culminante del racconto. I toni epici però non appartengono ai Fantastici 4, che nelle loro traversie hanno sempre dato più risalto al lato umano ed emotivo. Non hanno manie di grandezza, anzi sembrano spesso alla ricerca di una vita normale. E in un'esistenza consacrata allo straordinario cosa ci può essere di più normale della morte?
Gianlorenzo Barollo
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