Identikit, droni e appelli Facebook
«Aiutateci a ritrovare Naife»

Katia Galbiati, di Cermenate, aveva smarrito la propria levriera afghana tigrata in Valle d’Aosta. Da mesi si seguono piste in tutta Italia: diffusa anche la simulazione dell’animale sporco di fango

Sparita, scomparsa nel nulla. Naife, femmina di levriero afgano tigrato, ai primi di settembre si trovava in Val d’Aosta, in procinto di iniziare un’escursione.

Il tempo di un istante maledetto, e di lei non c’è stata più traccia. Per questo oggi la sua proprietaria, Katia Galbiati, la sta cercando ovunque. E chiede la collaborazione di tutti per far circolare la foto del cane e aumentare la possibilità che qualcuno possa riconoscerla.

La pagina Facebook creata appositamente, Troviamo Naife, conta quasi duemila mi piace e quasi ogni giorno riceve nuove segnalazioni. Sinora, senza esito.

La scomparsa risale al 10 settembre. Naife è un levriero dal manto tigrato di un anno, sterilizzata e microchippata, e quel giorno, con i suoi proprietari, percorreva il sentiero che dalla frazione Glassier di Ollomont, in Valle d’Aosta, porta al bivacco Savoia.

Ricerche che nei giorni seguenti la scomparsa, da parte della Forestale, hanno visto utilizzare anche droni e telecamere, sorvolando il dirupo e la cascata dove si pensava Naife potesse essere caduta. I video registrati non hanno evidenziato nulla, inoltre il versante della cascata è stato ispezionato immediatamente anche dai volontari. Nessuna traccia del corpo.

A quel punto, quindi, l’ipotesi che si sia perduta ha perso vigore a favore del rapimento. «Io sono solo all’inizio – dichiara caparbia Katia Galbiati – e non mi fermerò finché non ritroverò Naife». Chi possa fornire indicazioni può farlo sulla pagina Troviamo Naife o scrivendo all’indirizzo [email protected]

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