Ieri tanti i comaschi
a pregare dove riposano
i quattro fratellini

Un viavai silenzioso al cimitero di Camerlata dove sono state tumulate le salme di Siff, Soraya, Saphiria e Sophia

In punta di piedi hanno voluto lasciare una preghiera o un pensiero sussurrato appena, con gli occhi e il cuore pieni di lacrime. Ieri al cimitero di Camerlata molti comaschi si sono accostati al luogo in cui Siff, Soraya, Saphiria e Sophia riposano per sempre. Tutti con il doveroso rispetto e in silenzio. Al cimitero non c’è spazio per recriminazioni, accuse, condanne e giudizi di alcun tipo. Ci sono il dolore, la preghiera e il silenzio.

Si parla esclusivamente fuori dal cancello del camposanto. Ci sono anziani, mamme, coppie e nonni che non hanno mai incontrato i quattro bambini e i loro genitori, ma anche alcune persone che invece li hanno conosciuti. Chi accetta di condividere un ricordo o un pensiero chiede l’anonimato perché - dice - la città è scossa da dolore, non è tempo di parole, sono necessarie forme di vicinanza che non richiedono nomi e cognomi.

Tra chi si è recato al cimitero c’è anche una mamma che conosceva la famiglia, perché i figli erano nella stessa scuola. «C’è tanto dolore per questi bambini, per questa famiglia», dice. «Penso a questi bambini, avevano tanta voglia di vivere - aggiunge - mi mancano, saranno per sempre nel nostro cuore». All’uscita altri cittadini dicono di aver rivolto lo sguardo da lontano, senza avvicinarsi alle tombe, pregando a bassa voce.

«Che Dio li abbracci tutti insieme, che possano riposare in pace, in Paradiso» sussurra un’anziana.

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