Società e Costume
Giovedì 05 Luglio 2012
Il 28% dei ragazzi italiani
vittima di bullismo on line
In Italia è alta la media di conoscenza del fenomeno (69%, 57% media mondiale) e di preoccupazione (62% contro 54%) che ha come risultato una minore percentuale di vittime (28%) e responsabili di bullismo (16%, 24% mondiale). Sono i dati di una ricerca commissionata da Microsoft in 25 paesi in tutto il mondo su ragazzi dagli 8 ai 17 anni
Dall'indagine emerge, inoltre, che l'81% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di essere stato vittima di atti di bullismo online e offline, anche se la maggior parte di questi atti avvengono nella vita reale, non virtuale; che il 16% dei ragazzi intervistati ammette di praticare atti di bullismo online, mentre il 30% ammette di praticare atti di bullismo offline. Sono più soggetti ad atti di cyberbullismo i ragazzi che trascorrono più di 10 ore a settimana su Internet (il 36% in Italia, contro il 22% della media mondiale) e i minori di età compresa tra 13 e 17 anni (il 49% contro il 28%). Tra questi ultimi, le donne sono più soggette ad atti di bullismo sul web (il 44% dell'Italia contro il 34% della media mondiale).
I risultati dello studio, inoltre, mettono in evidenza come i ragazzi italiani abbiano piena consapevolezza del problema grazie anche al ruolo svolto dalle famiglie. Il 61% dei genitori italiani - dice l'indagine - parla con i ragazzi dei rischi a cui sono esposti su Internet; il 49% insegna loro i corretti comportamenti da tenere online; il 38% monitora l'uso dei computer e il 25% chiede ai ragazzi se hanno subito atti di bullismo online.
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