Società e Costume
Venerdì 02 Settembre 2011
Il 54% dei pomodori
è sempre più padano
Il pomodoro è sempre più "padano": il Nord con oltre 36mila ettari rappresenta oramai quasi il 54 per cento di tutti i terreni dedicati a questa coltura che in Italia si estendono su oltre 67 mila ettari. Il Sud pesa per il 41 per cento con 27.778 ettari mentre il resto è al Centro con 3.436 ettari. E' quanto si legge in una nota diffusa dalla Coldiretti Lombardia
«La raccolta è in corso e nel Nord Italia dovrebbe concludersi entro la terza settimana di settembre con una resa che si attende di 4 milioni e mezzo di tonnellate, di cui quasi due milioni e mezzo arriveranno dalla Pianura Padana, per un valore all'origine che dovrebbe superare i 200 milioni di euro» prosegue la Confederazione nazionale coltivatori diretti, sottolineando che «la Lombardia, con i suoi 7 mila ettari, concentrati in prevalenza fra Mantova, Lodi e Cremona, peserà per circa mezzo milione di tonnellate, con un ritorno economico diretto alla produzione di 44 milioni di euro».
«C'è pochissimo scarto, la qualità è molto buona, con un eccellente livello zuccherino e bassa acidità" spiega Paolo Voltini, presidente del Consorzio Casalasco a Rivarolo del Re (Cremona), una delle principali realtà italiane del settore del pomodoro da industria che, sempre secondo quanto riferisce Coldiretti Lombardia, impegna complessivamente in Italia oltre 8mila imprenditori agricoli e 178 industrie di trasformazione in cui trovano lavoro 20mila persone, con un giro d`affari superiore ai 2 miliardi di euro. Il pomodoro è il condimento più acquistato dagli italiani» conclude la Confederzione, che ricorda che ogni famiglia durante l'anno acquista almeno 31 chili di pomodori trasformati: 12 chili di pelati, 11 di passate, 5 tra polpe o pomodoro a pezzi e tre chilogrammi di concentrati e altri derivati.
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