Il buco del piombo
rifugio degli erbesi

Scoperto un collegamento diretto fra la piana della città e la grotta, dove, probabilmente, si recava la popolazione per difendersi dalle aggressioni

f.angelini

ERBA Il Buco del Piombo era presumibilmente il rifugio di tutti gli erbesi in caso di aggressione esterna. Le nuove scoperte di Fabio Ombrelli dimostrano un collegamento diretto fra la piana della città e la grotta. Le nuove mura poi, rilevate nella zona più esterna all’ingresso dell’antro, confermano che realmente all’interno della fortificazione tardo romana si poteva rifugiare - all’occorrenza - un intero borgo. Durante la battaglia di Carcano contro il Barbarossa, gli erbesi, nel 1160, potrebbero davvero aver trovato riparo qui. Come accadeva, forse, ogni qualvolta ritenevano la città in pericolo. «Si sono individuate quattro nuove strutture murarie, tre serie di fori pontai nella roccia e due depositi di stratigrafia archeologica intatti – spiega l’archeologo Fabio Ombrelli, che si è occupato dell’intervento -. Con queste nuove scoperte si può desumere che la fortificazione fosse molto più ampia di quanto ritenuto precedentemente e potesse ospitare, alla bisogna, tutta la popolazione di Erba». Le indagini hanno anche confermato un collegamento diretto tra Erba e il Buco del Piombo: «Il ponte sul torrente Bova, la grotta e le mura, la torre del Broncino. Questi punti erano probabilmente collegati tra loro, e dal ponte da Erba salivano verso la grotta per trovare rifugio».

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Venerdì 03 Aprile 2009

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