Cara provincia
Giovedì 25 Giugno 2009
Il cammino del nostro «salvadanaio»
Per l'Abruzzo abbiamo da parte oltre 150 mila euro e due progetti da valutare per aiutare i bambini nelle tendopoli
Si sono fatti concerti rock pro Abruzzo, la musica classica ha organizzato eventi pro Abruzzo, varie manifestazioni di ogni tipo si sono organizzate pro Abruzzo, è stato istituito un gratta e vinci pro Abruzzo, il gioco del Lotto e il Superenalotto hanno organizzato raccolte pro Abruzzo sia nel gioco che nelle vincite, varie testate giornalistiche hanno organizzato raccolte fondi pro Abruzzo, insomma l’Italia intera si è mobilitata per raccogliere fondi pro Abruzzo, ogni giorno nasce un evento o un’organizzazione che raccogli fondi pro Abruzzo……ma alla fine è possibile sapere fino ad ora quanto è stato raccolto pro Abruzzo ?
Anche perché a chi come me ha contribuito nel dare qualcosa, farebbe piacere sapere quanti soldi ci sono nel “salvadanaio” perché altrimenti verrebbe da pensare che questo pro Abruzzo alla fine sia un pozzo senza fondo alla mercé dei soliti “furbi” che fanno man bassa e dei soliti “fessi” che versano credendo di far del bene.
Luigi Bernasconi
Caro signor Luigi,
parole sante. Non possiamo umanamente sapere a quanto ammonti il totale dello slancio italiano pro Abruzzo, e temiamo che qualche furbetto della donazione possa, come accadde in passato, provarci.
Possiamo invece rassicurare i nostri lettori sulle sorti delle loro donazioni a questo giornale: sono sui conti correnti delle banche indicate, maturano quel poco di interessi e attendono la destinazione finale. Per ora nel salvadanaio ci sono più di 150.000 euro, come segnalato puntualmente dal giornale e da alcuni editoriali. Abbiamo due progetti da valutare per aiutare i bambini nelle tendopoli. Attendiamo che il secondo progetto si concretizzi (nel senso che vogliamo vedere, almeno su carta, la struttura) e poi decideremo quale scegliere. A quel punto consegneremo il denaro nelle mani del sindaco del paese prescelto e verificheremo, con articoli, foto e presenza fisica, che tutto si svolga in piena trasparenza e legittimità. Dando conto di ogni passo ai lettori.
Ci piace avere prudenza e pazienza. In questi casi liquidare la pratica in tre settimane significa dare un segnale di sciatteria. Donare non significa fare marketing con la voglia di liberarsi di un problema. Noi, al contrario, vogliamo costruire qualcosa che resti nel nome dei nostri lettori. E lo faremo.
Giorgio Gandola
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