Secondo il ministro Brunetta i precari sono il peggio dell'Italia. Ci sarebbe molto da discutere su che cosa sia il peggio dell'Italia, e anche sul modo di comportarsi di un ministro. Ci saranno anche dei precari che si trovano in questa situazione per loro responsabilità, cioè per la scarsa voglia di cercarsi un posto di lavoro, ma ce ne sono molti altri che un lavoro stabile non riescono proprio a trovarlo. Magari se il ministro e il suo governo si dessero un po' più da fare, di precari ne avremmo di meno e l'Italia sarebbe migliore.
Maria Crugnola
Il ministro Brunetta dovrebbe salire una mattina (una soltanto) su uno dei treni carichi di pendolari che vanno da Varese, da Como, da altre località verso Milano. E ascoltare che cosa raccontano e di che cosa si lamentano molti dei giovani che vi stanno pigiati dentro, naturalmente non tutti con la fortuna d'aver conquistato un posto a sedere. Il ministro ascolterebbe storie di faticosi e intensi studi, di lauree con il massimo dei voti, di curriculum spediti a decine di aziende private ed enti pubblici, di partecipazione a concorsi e di molto altro ancora. E sentirebbe di risposte regolarmente negative, d'impossibilità di mettere a frutto conoscenze e professionalità, di porte chiuse alla gente comune e di finestre aperte per i raccomandati, i “parenti e gli amici di”. Verrebbe a sapere che, dopo avere invano cercato un posto di lavoro adatto alla loro preparazione, questi giovani devono contentarsi d'occupazioni umili e d'una retribuzione stracciata. Naturalmente senza posto fisso. Posto indeterminato, com'è indeterminato il loro futuro. Un ministro che va in tivù dalla Gruber e dice che i giovani che vogliono guadagnare non hanno che da presentarsi al mercato a scaricare cassette di frutta e di verdura, che Italia conosce e che Italia rappresenta? Un ministro che a questo semplice incipit della domanda d'una ragazza: «Sono della rete dei precari al servizio della pubblica amministrazione…», si alza, se ne va, denunzia agguati mediatici eccetera, che Italia conosce e che Italia rappresenta? Un ministro che passa il tempo a dar del fannullone agl'italiani, ignorando che il Governo e il Parlamento italiani sono quelli che lavorano di meno in Europa, che Italia conosce e che Italia rappresenta? Non sappiamo che Italia conosca, questo ministro. Sappiamo invece, e di sicuro, che Italia rappresenta: l'Italia peggiore. Quella che non si accorge di vivere in un Paese immaginario diverso dal Paese reale. Eppure gli elettori gliel'hanno appena detto, a questo Paese immaginario, di voltarsi verso il Paese reale.
Max Lodi
© RIPRODUZIONE RISERVATA