Il centrosinistra diviso va in conclave
Primarie e squadra: decidono 11 saggi
Como: vota il sondaggio sul sindaco

Scelti i nomi del comitato voluto dal Pd: «Si riunirà tutte le sere fino a domenica». Definirà la carta dei valori e i criteri per individuare candidato sindaco, assessori e consiglieri

Como

È stato difficile persino trovare un accordo sui nomi da inserire, qualcuno ha addirittura declinato l’invito. Sono stati ufficializzati i componenti del “comitato dei saggi”, gruppo voluto dal Pd per provare a tenere unito il centrosinistra in vista delle elezioni. L’obiettivo è arrivare a un accordo tra tutte le “fazioni” sia sul percorso per individuare il candidato sindaco (primarie sì o no) che sul perimetro della coalizione (al momento non è certa la presenza dell’ala più vicina all’assessore Bruno Magatti).

«Il comitato - ha detto il segretario provinciale dei Democratici, Angelo Orsenigo - si riunirà tutte le sere alle 21, a partire da domani (oggi, ndr), nella sede del partito. Entro domenica dovrà concludere il lavoro. Il mandato è quello di stilare una “carta dei valori”, dare le prime indicazioni sul programma, ma anche definire le caratteristiche degli aspiranti assessori e consiglieri. Infine, deve valutare se è possibile convergere tutti sul nome di un candidato, in caso contrario faremo le primarie a metà marzo».

Chi fa parte del gruppo

Nel comitato sono rappresentate tutte le componenti del Pd e ci sono due esponenti di Como Civica. In totale i “saggi” sono 11: per il Pd ci sono Stefano Legnani, Gianstefano Buzzi e Nello Rinaldi, tre nomi vicini al gruppo di Magatti e alla deputata Chiara Braga (Fausto Tagliabue, Giacomo Licata, Guido Rovi) e tre nomi della società civile iscritti al partito (Marco Albanese, Benedetta Re, Bruno Saba). I due rappresentanti di Como Civica sono Mario Martinelli e Gianni Imperiali. Coordinerà i lavori dei “saggi” lo stesso Angelo Orsenigo.

La sensazione è che sia meno improbabile rispetto a qualche giorno fa un accordo - al termine del lavoro dei saggi - sulla candidatura più “forte” emersa finora, quella dell’imprenditore Maurizio Traglio, senza passare dalle primarie. Ma è difficile fare previsioni: una parte del Pd spinge da tempo per dare la parola ai cittadini (si sono espresse in tal senso la segreteria cittadina e l’assemblea) e lo stesso Magatti ha bocciato l’ipotesi di sostenere Traglio. Senza dimenticare che tre esponenti “dem” hanno già detto di volersi candidare alle primarie (l’assessore Marcello Iantorno, i consiglieri Gioacchino Favara e Vito De Feudis).

Domani un passo ufficiale

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