Il “cinque stelle” dei senza tetto
Palazzo Pietrasanta a Cantù

Viaggio nella zona dell’aggressione a don Lino

È facile per i disperati entrare nell’edificio

Cantù

Qualcuno, nei dintorni, con uno strano senso dell’ironia, ha voluto ribattezzare il castello come “Pietrasanta Cinque Stelle”. Da massima categoria per gli hotel. Se soltanto fosse una struttura ricettiva.

Ma il Pietrasanta, tra piazza Garibaldi e via Fiammenghini, la strada dell’oratorio di San Paolo, ha i vetri rotti alle finestre. Zero comfort. Degrado per tutti. Abusivamente, è diventato il rifugio della disperazione.

In quest’area bazzica l’extracomunitario che ha aggredito il prevosto emerito, don Lino Cerutti. Il religioso, 83 anni di età, non l’ha denunciato e sta trascorrendo la convalescenza a casa, chiuso nel massimo riserbo. Per lui una prognosi di trenta giorni.

Intanto sul fronte del degrado della zona c’è una novità: il sindaco Claudio Bizzozero ha infatti annunciato che, dopo oltre un decennio, è arrivato il “sì” della Soprintendenza al recupero della storica dimora.

Tutti i dettagli sul numero in edicola domenica 12 ottobre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

utente_162598

10 anni, 5 mesi

Don Lino e'un Santo a non aver denunciato il suo aggressore,spero cmq che questi exstra comunitari violenti lascino al piu' presto la citta'di Cantu'prima che si ripeta un altro episodio del genere.Nel frattempo auguro al caro Don Lino un augurio di pronta guarigione.

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maurac

10 anni, 5 mesi

Purtroppo senza denuncia non ci si può fare nulla ma c'è davvero paura a passare di li specialmente appena fa buio, come si può vivere cosi nella nostra città, nel nostro paese?, ormai siamo in mano a quella gentaglia li

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