Il faccia a faccia Porro-Tifosi

E anche a Bolzano, l’allenatore è stato bersagliato con cori e varie imprecazioni. Per i tifosi, la misura è colma, non si poteva andare avanti così

La sentenza la scrivono i tifosi del Como: «Colella deve andare a casa». Non che sia una novità. L’allenatore del Como è da tempo nel mirino dei tifosi, le ultime sconfitte non hanno fatto che peggiorare un rapporto mai sbocciato con la curva. E anche a Bolzano, l’allenatore è stato bersagliato con cori e varie imprecazioni. Per i tifosi, la misura è colma, non si può più andare avanti così. In estrema sintesi: la richiesta forte e chiara fatta alla società è l’esonero. Ed è così che il film della giornata altoatesina del Como si conclude con un faccia a faccia tra un gruppo di tifosi – erano in tutto una trentina al “Druso” – e il presidente Pietro Porro, accompagnato dal direttore sportivo Giovanni Dolci. Un confronto concitato, ma senza esasperazioni, nella zona vicina agli spogliatoi. A dividere il presidente dai sostenitori comaschi un cancelletto di ferro: «Presidente, non si possono perdere otto partite per puntare alla serie B!». La risposta di Porro fa presagire cambiamenti a breve: «Lo state dicendo voi», annuendo. E ancora: «Dovevate mandarlo via la scorsa estate», «non ha esperienza» e via discorrendo. Qualcuno accusa Porro di non voler salire in serie B e chiede se la società proseguirà il suo impegno: «Noi non molliamo – rassicura Porro – e vogliamo fare una squadra forte, fin da subito. Ci stiamo muovendo per rafforzare la rosa perché ci crediamo ancora». Dolci, al suo fianco, conferma che ci saranno novità da qui al 2 febbraio, quando chiuderà il mercato di riparazione.

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