Società e Costume
Domenica 15 Maggio 2011
Il film sulla morte di Lady Di
duro attacco alla monarchia
«Unlawful Killing» («Esecuzione arbitraria»), presentato venerdì a margine del festival di Cannes, è un attacco al vetriolo alla famiglia reale britannica, che è accusata di essere l'artefice della morte di Lady Di
Molto atteso oltre Manica, il documentario è «l'inchiesta sull'inchiesta» ufficiale condotta dal 2007 al 2008 e bolla la regina e altri membri della Royal Family, come «gangster con la tiara». Mentre Buckingham Palace non commenta, l'amica del cuore di Diana, Rosa Monckton si scaglia contro il regista, Keith Allen. «L'unica ragione per cui ha rispolverato la teoria del complotto sono i soldi», ha dichiarato la Mockton, citata dal «Telegraph».
Il film è stato finanziato interamente da Mohammed al Fayed, convinto sostenitore del complotto, il cui figlio Dodi, compagno della principessa, rimase ucciso con lei nel tragico incidente stradale avvenuto nel tunnel dell'Alma nel 1997 a Parigi. Allen si è scagliato in particolare contro il principe Filippo che nel film è dipinto come uno psicopatico da un passato da nazista. La pellicola, è così diffamante nei confronti dei Windsor che Allen, spiega il giornale, non tenterà neanche di farlo uscire in Gran Bretagna: del resto i suoi legali lo hanno già avvertito che per farlo dovrebbe apportare alla pellicola 87 tagli. E' probabile invece che possa incassare in America dove le teorie sulla cospirazione per la morte della principessa sono ancora popolari, nonostante le conclusioni della inchiesta che hanno escluso la minima prova a supporto della tesi di Mohammed al Fayed. Il quale, presente a Cannes, si è detto «felicissimo» dell'impresa di Allen.
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