Vitis wine è nata sette anni fa a Bergamo quasi per scommessa, da un'idea di Paolo Defendenti e alcuni soci che, nella vita, fanno ben altro. Una passione comune, un filo conduttore: la passione per il vino. Lo sceglievano, lo assaggivano direttamente nelle cantine di provenienza e poi lo compravano, selezionando solo quello che il loro gusto approvava. Poi hanno pensato: perché non farlo anche per gli altri? E la risposta è stata una società che non riceve agenti, non ha legami stabili e vincolanti con quasi nessuno dei produttori e si affida soltanto al proprio palato, cambiando di volta in volta, di raccolto in raccolto, la carta.
Insomma: cani sciolti del mercato del vino. Che intendono restare tali. «Con salde radici a Monza e Brianza - raccontano - che è il nostro cuore pulsante. Ed è per questo che per la prima manifestazione fuori da un ristorante abbiamo scelto il parco, che è il simbolo della città. Un obiettivo: bere bene senza dover spendere una follia. È questo il tratto identificativo della nostra selezione». Tanto più, raccontano, che il mercato è cambiato: «Nessuno compra più sessanta bottiglie per volta, le persone cercano di selezionare buoni vini a un giusto prezzo e allora il nostro compito è questo: stabilire un equilibrio tra qualità e costi».
Pinot nero declinato in purezza o nello champagne, merlot e nebbiolo: sono i tre vitigni amati dai soci che sono tratto irrinunciabile della carta di Vitis wine. Poi la didattica. «Corsi di avvicinamento al mondo del vino, a tutto tondo - raccontano i soci - corsi che in base all'esperienza sono organizzati per dare a chi li frequenta le risposte che spesso queste lezioni non danno: da come tenere il bicchiere in mano a cosa fare per organizzare una cantina personale, o come conservarlo, dove tenere le bottiglie. Sono informazioni che spesso i corsi non passano». Ma per cominciare, meglio berci su: la prima occasione è oggi, a Costa alta, per la prima edizione di Vininparco, che già promette di essere solo in debutto.
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