Società e Costume
Mercoledì 08 Giugno 2011
Il «Titanic» affonda di nuovo
ma non è colpa di un iceberg
Il suo destino era scritto: il Titanic II, una imbarcazione da diporto di neanche cinque metri battezzata in memoria del transatlantico che affondò nel lontano 1912, ha subìto la stessa sorte nel corso del suo viaggio inaugurale in un porto inglese, questa volta senza fare vittime e senza aver speronato un iceberg
«Senza l'aiuto del capitano di porto, sarei affondato insieme al Titanic», ha raccontato il proprietario inglese della barca, Mark Wilkinson, citato dalla stampa britannica. «Ne ho abbastanza della gente che mi chiede se ho urtato un iceberg», ha aggiunto.
Wilkinson era uscito per pescare al largo del Dorset, nel Sud dell'Inghilterra, per la prima volta a bordo del suo nuovo acquisto. Al suo ritorno al porto di West Bay, le cose sono andare storte, la chiglia imbarcava acqua. Nelle foto pubblicate dalla stampa mostrano Wilkinson che si aggrappa disperatamente alla piccola parte emersa del suo battello che cola a picco. «Non era una grande barca. Penso che anche un cubetto di ghiaccio avrebbe potuto farla affondare», ha commentato ironicamente un testimone.
Il Titanic, salpato da Southampton per raggiungere New York, colò a picco il 14 aprile 1912, due ore e mezza dopo aver urtato un iceberg nel corso della sua traversata inaugurale dell'Atlantico. Più di 1.500 persone sono morte nel naufragio.
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