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Sabato 14 Febbraio 2009
Il neurologo Defanti: sedare Eluana
può aver accelerato la morte
Mentre il Pd annuncia che se passerà la legge sul testamento biologico secondo lo schema predisposto dal centrodestra, potrebbe ricorrere al referendum abrogativo, il neurologo Defanti ha raccontato gli ultimi momenti di Eluana Englaro
Per questo insiste Marino, se la legge passa servirà un "referendum abrogativo. Così- spiega- si vedrà se valgono di più le parole di quattrocento parlamentari o del 90 per cento dei cittadini. Penso che per i leader della destra che si affidano spesso ai sondaggi ci sarà un brusco risveglio".
Ma dal centrodestra si ribatte che, se il Pd proseguirà su questa strada, si troverà di fronte a un'altra sconfitta, come ha detto il sottosegretario al Welfare Roccella.
Intanto sono destinate a riaprire le polemiche le dichiarazioni del nuerologo Carlo Alberto Defanti secondo il quale "Di Eluana è stato detto di tutto: che avesse mestruazioni, che degluttisse, potesse fare dei bambini. Sono colossali falsità dette da persone che non l'hanno conosciuta, non l'hanno vista, nè hanno mai letto la sua cartella clinica".
"Sentire queste cose come responsabile di Eluana, come medico, mi hanno fatto un male terribile: Eluana - ha raccontato - era tutta anchilosata, non assomigliava in nulla a quello che tutti ci immaginavamo, ci siamo persino chiesti se si dovessero fare delle fotografie per mostrarlo, poi tutto è precipitato ed è una bella cosa che non si sia fatto". "Da quando è scoppiato il caso, cioè dopo la sentenza della Corte d'appello, l'offensiva di coloro che si opponevano, che ritengo legittima sul piano morale, si è in parte spostata su quello scientifico: anche miei colleghi, come il professor Gigli che era mio amico, hanno detto cose false - ha proseguito Defanti - verosimilmente dettate non dalla volontà di mentire, ma dal loro essere ottenebrati da un'ideologia, da un'idea preconcetta".
Il neurologo ha anche raccontato qualche particolare della clinica La Quiete nella quale è morta la donna: "Eluana è stata accudita in una stanza con le finestre sbarrate, con due guardie giurate davanti a lei. Chi si avvicinava doveva lasciare il telefono cellulare sul tavolo perchè nessuno facesse fotografie". "Si diceva che Eluana avrebbe sofferto, morendo tra gli spasmi della fame e della sete: fame e sete si possono provare solo se si è coscienti, se si fosse svegli si proverebbe sete, altrimenti tutto ci fa ritenere che non la si provi. Non lo si può dire, in ogni caso, in modo certo: ma siccome non conosciamo la verità - ha continuato il medico - davanti ad Eluana non ce la siamo sentiti di lasciarla disidratare senza fare niente, come fu con Terry Schiavo. L'abbiato trattata con una leggera sedazione, come si fa con i malati terminali di cancro, il che potrebbe aver anche accorciato un po' il suo iter". "In questo campo scientifico non c'è un bianco e nero, ma una zona grigia in cui destreggiarsi: lo stato vegetativo è una situazione così nuova che molti medici non lo conoscono e lo confondono con il coma. È una situazione inedita, mai esistita. Suor Rosangela, la suora che ha vissuto con Eluana per 13 anni, non ha mai percepito che in qualche modo - ha concluso Defanti - la donna si fosse messa in contatto con lei muovendo gli occhi".
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