L'Italia non è mai stata tanto appassionata di nuoto. Adesso, grazie alla Pellegrini, abbiamo scoperto uno sport in precedenza utilizzato come digestivo postprandiale. Niente di meglio, per tanti anni, di un pennica cullati dall'azzurrino della vasca, specie se accompagnato dal commento di uno dei giornalisti della tv nazionale. Ma ora tutto è cambiato. Siamo diventati tifosi e ci accaloriamo quanto per un derby calcistico.
Il fenomeno, dal mio punto di vista, sarebbe anche positivo, quasi un segnale di ringiovanimento cerebrale dell'italiano medio. Temo però che si tratti di una moda condizionata non poco dall'attenzione morbosa che i media dedicano agli amori di Federica. Una ragazza che ha tutto il diritto di innamorarsi e di lasciarsi in santa pace. Come fa qualsiasi altro adolescente. Senza che ciò diventi un caso nazionale.
Andrea Dotti
(s.aff.) Caro Dotti,
il nuoto italiano non vive l'eldorado di qualche anno fa, ma ottiene comunque buoni risultati: non si può parlare di riscoperta. Federica ne è la punta di diamante, quindi a maggior ragione può fare ciò che vuole: prende e molla i fidanzati come gli allenatori, sempre assecondata. È la prima volta, però, che una sportiva conquista in maniera così netta le copertine del gossip. La Pellegrini ha 23 anni e tutto il diritto di concedersi gli amori che (in cui) crede. È la sua fama a renderli di dominio pubblico e a fare le fortune dei paparazzi. L'avventore del bar Sport, piuttosto, si domanda se sia opportuno che pure i programmi Rai e i giornali specializzati più prestigiosi, a cominciare dalla Rosea, se ne occupino, trascurando a volte gli aspetti tecnici.
Certo, non tutti vivono allo stesso modo le loro storie. Prendiamo un esempio proprio in piscina: ricorda Alessia Filippi? L'alternativa ruspante all'altezzosa Pellegrini, di appena un anno più “vecchia”, la romana de Roma tutta sorrisi e battute, ha accantonato momentaneamente il nuoto - fa la telecronista per Eurosport, chissà se sarà in gara ai Giochi di Londra - e nel frattempo s'è sposata, dopo breve fidanzamento, con un medico estraneo all'ambiente sportivo. L'avesse fatto Fede, apriti cielo: invece i media non se ne sono quasi accorti. Che contrasto con il presunto triangolo Pellegrini-Marin-Magnini.
Federica vive queste vicende con apparente nonchalance: ha una personalità talmente forte che sembra trarre dalle innocenti avventure mondane una specie di doping naturale, mentre Marin in analoghe circostanze ha perso molto smalto. Se anche un fuoriclasse come Magnini peggiorerà le sue prestazioni, può darsi che lo stesso mondo del nuoto cominci a malsopportare il gossip.
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