Abbasso la neve verrebbe da dire, almeno per alcuni Comuni montani che si trovano in bilancio cifre non indifferenti per poter mantenere le strade sgombre e percorribili.
Esempio a Sormano, Comune nel quale per il sale si spenderanno 1600 euro. Dodici euro al quintale più una cifra che dovrebbe superare i 10mila euro per la spalatura. Il sindaco vorrebbe quantomeno risparmiare sul sale.
«Sono fermamente convinto che il sale non serva, ci sono Paesi come la Svizzera in cui è vietato, ma poi se qualcuno cade ci ritroviamo a dover battagliare in tribunale, con il rischio di passare dalla parte del torto - spiega il sindaco di Sormano Giuseppe Sormani -. Se d’inverno vai in strada devi aspettarti che ci sia del ghiaccio, non credo ci sia nulla di strano. Il costo poi continua a lievitare, anche rispetto allo scorso anno, senza contare i danni che comporta lo spargimento».
Non c’è però soltanto il sale: «Noi, per lo spazzamento della strada, abbiamo un fisso per la disponibilità dei mezzi e poi un contratto a chiamata, più nevica e naturalmente maggiore è il costo, si può arrivare anche a 18mila euro».
Verrebbe a questo punto da sperare che non nevichi: «No, la neve nelle nostre località è benvenuta perché porta con se i visitatori ma deve cadere nel momento opportuno: magari sotto Natale, sarebbe davvero l’ideale - conclude il primo cittadino -. Lo scorso anno con i fiocchi a marzo abbiamo speso un sacco di soldi e di certo non abbiamo avuto il giusto ritorno economico per i ristoratori del nostro territorio». n G. Cri.
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