Il sindaco di Cantù alle aziende
«Scriviamo a Maroni per le strade»

La protesta, lanciata a imprese e artigiani, consiste nel scrivere al governatore Roberto Maroni. Per chiedere strade e collegamenti che permetterebbero a chi lavora di potersi muovere in una delle zone più produttive d’Italia.

È il sindaco Claudio Bizzozero a lanciare un appello. Per chiedere alla Regionedi dare al territorio di Cantù le tangenziali che da anni sembrano irrealizzabili. «Se i nostri imprenditori, gli artigiani, le aziende e le industrie - elenca il sindaco - vogliono scrivere alla Regione, a Maroni, perché si dia una svegliata, io sono con loro. Sono il primo a metterci la firma. E la faccia».

Subito d’accordo a unirsi, anche se con sfumature diverse, le associazioni di categoria artigiane, Confartigianato Como e Cna Como. Proprio in queste ore, l’assessore alla pianificazione viabilistica Paolo Di Febo ha spiegato come il Comune stia spingendo in Provincia e Regione, per partire con un primo chilometro di Canturina Bis, dalla rotonda a fagiolo al confine con Cucciago a una nuova rotatoria da realizzare a poco più di metà di corso Europa, all’altezza dell’ultima uscita del centro commerciale Cantù 2000.

D’accordo Daniele Tagliabue, presidente della delegazione di Cantù di Confartigianato Como: «Sono anni e anni che se ne parla di questa cosa Cantù ha bisogno di una circonvallazione, Canturina Bis o no. Siamo pronti anche noi a scrivere alla Regione. Bisogna aiutare il sindaco».

Enrico Benati, presidente di Cna Como, pone qualche distinguo. «Per vent’anni non si è fatto niente. Ma aggiungiamo anche i quasi quattro anni in cui ha governato Bizzozero. Per scrivere una lettera non c’è problema. Però prima si devono mettere sulla carta progetti e tracciati. Intanto Cantù ha perso un’occasione storica per raggiungere la Pedemontana».