Cara provincia
Mercoledì 08 Aprile 2009
Il Testamento dello Stato è accettabile?
La legge approvata dal Senato probabilmente non incontra il consenso neppure di parte (forse di buona parte) dei cattolici e sarà modificata
A proposito del testamento biologico penso che dobbiamo avere - tutti - un grande rispetto per chi si inchina alla sacralità della vita e rifiuta qualsiasi intervento per impedire l’alimentazione o l’idratazione artificiale, anche in caso di coma irreversibile. E’ una posizione legittima, condivisa da tanti credenti e non credenti, sulla quale nessuno ha facoltà di porre veti. Proprio per lo stesso motivo chiedo ai nostri legislatori di lasciare anche a me - e a quelli che pensano come me - il diritto di decidere in modo diverso. Non pretendo con questo di scegliere per altri. Chiedo soltanto che a me sia riconosciuta la facoltà di prendere una decisione che riguarda solo la mia persona. Chiedo di poter rifiutare cure e alimentazione forzata nel momento in cui io dovessi ritenere che il mio essere in vita non significhi vivere. Chiedo che, in caso di impossibilità a decidere personalmente perchè incapace di esprimermi, questa facoltà sia demandata ai miei cari, ovvero a mia moglie e ai miei figli, e non a un "tecnico". Chiedo che mi sia riconosciuto questo estremo diritto senza accampare nessuna pretesa di decisione nei confronti di tutti quelli che, legittimamente, pensano in modo diverso.
Chiedo troppo? Io sono veramente convinto che questa sia la differenza fra uno Stato etico, sempre anticamera del totalitarismo, e uno Stato in cui i cittadini godono delle fondamentali libertà civili.
Angelo Bruno Protasoni
La cultura del divieto non ha mai prodotto risultati efficaci. Semmai il contrario. L’unico accettabile divieto è quello d’uniformarsi a un’unica cultura. Sullo specifico argomento, penso che la decisione sul fine vita di qualcuno sia da affidare, fatto salvo il rispetto delle accertate volontà personali, al buon senso d’altri che con costui siano in familiarità di rapporti e dei medici che stanno seguendo il decorso della malattia. Ciò che nella realtà di tutti i giorni già avviene con silenziosa discrezione. La legge approvata dal Senato probabilmente non incontra il consenso neppure di parte (forse di buona parte) dei cattolici e sarà modificata. Non va dimenticato che ci sono articoli della Costituzione da rispettare: l’articolo 3, che difende il diritto alla dignità umana; l’articolo 13, che sancisce il diritto alla libertà personale; l’articolo 32, che protegge il diritto alla salute. E’ vero che quest’ultimo prevede la possibile adozione di trattamenti sanitari obbligatori, ma in casi d’interesse pubblico, per esempio un contagio che imponga una vaccinazione di massa. Il rifiuto alla nutrizione artificiale è un’altra cosa.
Max Lodi
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