Vorrei sapere che cosa ci ha guadagnato l'Udc ad astenersi sulla proposta di legge del legittimo impedimento. Non mi pare che abbia ricevuto importanti contropartite politiche in cambio. Astenersi poi è un atteggiamento che su una simile questione diventa poco comprensibile: o si è a favore o si è contro un provvedimento che consenta a chi governa di evitare di presentarsi davanti ai giudici. Casini ha parlato di una scelta obbligata perché questo era il male minore. Il male è sempre male, minore o maggiore che sia.
Paolo di Benedetto
Quello che sinora ha ottenuto il massimo risultato sulla questione giustizia è Berlusconi: il Senato ha approvato la legge sul processo breve e la Camera quella sul legittimo impedimento. Si vedrà poi quale delle due arriverà in porto e quale no. Potrebbero giungervi entrambe, ma se non sarà così è perché ne basterà una a cogliere l'obiettivo quotidianamente rinfacciato dalla sinistra alla destra: evitare la prosecuzione di cause che riguardano il presidente del Consiglio. Quanto a Casini, nelle scorse settimane pareva che il suo riavvicinamento al Cavaliere si potesse fondare su un patto: la disponibilità dell'Udc a sostenere l'azione parlamentare del Pdl e della Lega sui problemi della giustizia e la disponibilità di Pdl e Lega a stringere alleanze con l'Udc nelle prossime elezioni regionali. Berlusconi era favorevole, Bossi si è detto contrario.
Gli sviluppi della situazione han dato ragione a Bossi: Berlusconi non ha potuto dare a Casini ciò che Casini si aspettava di ricevere. O ha potuto darglielo solo una minima parte. Casini è stato costretto a frenare sulla giustizia: l'astensione viene da qui. La politica dei due forni scelta dall'Udc, non compiutamente andata a segno con delusioni a destra e a sinistra, ha finito per convincere (direi quasi per obbligare) il Pd a spostarsi sulle posizioni di Di Pietro. Il risultato di tutto questo è che l'Udc non ha effettuato un ritorno a destra, ma il Pd non ha effettuato l'aggancio dell'Udc a sinistra. Se ne giova (e dai) una volta di più Berlusconi, che in fondo non ha bisogno dell'Udc (come sostiene Bossi) per vincere anche se ne avrebbe bisogno per governare. Se ne duole il Pd - ma se ne dovrebbe dolere l'intera sinistra - perché senza l'alleanza con Casini è difficile immaginare, adesso e in futuro, la possibilità d'un ribaltone elettorale. E' per ciò che D'Alema ci aveva messo la faccia in Puglia, rimettendocela, alle primarie dei democratici. Si dovrebbe riconoscere che era nella ragione, anche se il verdetto della consultazione gli ha dato torto.
Max Lodi
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