Il video della ragazzina,
l’ex fidanzato incolpa l’amico
Era stato convocato a casa del nonno della studentessa
- «Io non c’entro niente, ha fatto tutto il mio amico, è lui che ha fatto girare il video su Whatsapp».
Convocato dal nonno della studentessa di 14 anni messa alla berlina di tutta Erba per un filmato osé che doveva rimanere un affare privato tra i due giovani, l’ex fidanzato ha provato in qualche modo a giustificarsi, cercando di scaricare ogni responsabilità sulle spalle di un amico per la diffusione di quelle immagini riprese con un telefonino.
Così, dopo avere tradito la fiducia della ormai ex ragazza, ecco che lo schema si ripete. Di fronte alla famiglia furente di lei, il giovane ha cercato di deviare l’attenzione dalla propria persona, per coinvolgere un terzo, sperando in questo modo di uscire indenne da una vicenda che rischia invece di avere ripercussioni pesanti.
Il semplice possesso infatti e soprattutto la trasmissione di video a contenuto erotico che ritraggono minori configura il reato di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico, una fattispecie penale per la quale si procede d’ufficio.
Le giustificazioni che lui ha addotto di fronte ai familiari della studentessa , ammesso che fossero vere, non lo metterebbero dunque al riparo da un’inchiesta che coordinerà la Procura dei minori di Milano.
Nello stesso reato incappa chi semplicemente riceve il filmato sul proprio smartphone e non lo cancella o peggio lo trasmette ad altre persone.
Accertamenti sono in corso al Romagnosi, l’istituto dove studiano i due giovani. Quanto accaduto, al di là dei rilievi penali, è anche un episodio bullismo, o meglio, visto che si è prodotto per il tramite di social network, di cyberbullismo.
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