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Lunedì 19 Gennaio 2009
Il futuro delle mostre passa dalle forbici
Giornate decisive: per An e Lega sono troppi 400 mila euro e puntano a ridurli per votare la delibera
Alla prova del voto l’assessore alla Cultura Sergio Gaddi arriva con la mostra 2009 già in tasca. «Sui finanziamenti abbiamo già iniziato a lavorare - ha dichiarato ieri - e 300mila euro di contributi, tra pubblici e privati, sono pressoché sicuri. Se a questi aggiungiamo i 500mila euro stimati dagli incassi della biglietteria, siamo già ben oltre la metà dei costi calcolati per la rassegna di Kandinsky, Malevic e Chagall (il cui costo complessivo si aggira intorno a 1 milione e 300mila euro). Con il finanziamento di 400mila euro da parte del Comune, le spese sarebbero quasi totalmente coperte».
Stasera, o tutt’al più mercoledì prossimo, si gioca il destino delle mostre. Dopo la votazione sulla mozione proposta dall’opposizione per destinare il 60% del vecchio ospedale Sant’Anna a cittadella sanitaria, si passerà alla fatidica delibera sulle maxi rassegne. Da qui al voto tutto può succedere. Nel pomeriggio Alleanza nazionale si riunirà a livello di direttivo provinciale per valutare una possibile proposta da fare a Forza Italia e alla maggioranza in generale.
La rassegna su Kandinsky, Malevic, Chagall e gli altri artisti delle avanguardie russe è, in teoria, il nuovo progetto che Gaddi vorrebbe realizzare a Villa Olmo per la primavera-estate 2009. Su 1 milione e 300mila euro di costo complessivo, Gaddi ha fatto sapere di potere contare già «su 300mila euro di contributi messi a disposizione dagli sponsor istituzionali e da quelli privati». L’assessore fa affidamento anche su mezzo milione di euro che, secondo i calcoli, dovrebbero derivare dagli incassi di biglietteria. All’appello mancherebbero ancora 500mila euro. «Con i 400mila messi a disposizione dal Comune - ha concluso Gaddi - i costi sarebbero quasi totalmente coperti. È la cifra calcolata sulla media dei costi delle mostre passate».
Ad ogni modo il budget della rassegna - e su questo il sindaco è stato chiaro - dovrà essere approvato da Csu (la società del Comune che si occupa di gestire la realizzazione della mostra). Approvazione non scontata.
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