Società e Costume
Lunedì 14 Febbraio 2011
In Svizzera silurata l'iniziativa
contro armi d'ordinanza in casa
Era proposta da associazioni pacifiste e di sinistra. L'iniziativa popolare «Per la protezione dalla violenza perpetrata con le armi», che voleva imporre l'obbligo di consegnarle agli arsenali con lo scopo di ridurre suicidi ed omicidi, è stata bocciata dalla maggioranza dei cantoni e dalla maggioranza dei votanti
Al termine dello spoglio, il testo ha superato lo scoglio delle urne soltanto in quattro cantoni, tutti francofoni: Ginevra, Vaud, Neuchatel e Giura. In tutti gli altri, fra cui il Ticino, Friburgo e Vallese, l'iniziativa popolare non ha avuto fortuna, scrive il sito di Swissinfo. Anche sul fronte dei voti il no è chiaro, con il 56%, contro il 44% a favore. In Svizzera, affinché un'iniziativa popolare venga adottata, deve essere accettata dalla maggioranza dei votanti e anche da quella dei cantoni.
Secondo il ministero della Difesa elvetico, nel Paese abitato da 7,7 milioni di persone, circolano oltre due milioni di armi; altre 240.000 non sono registrate. È la tradizione militare elvetica che fa lievitare le cifre: l'arma d'ordinanza, infatti, fa parte dell'equipaggiamento personale che i membri dell'esercito svizzero devono custodire quando sono fuori dal servizio. E una volta prosciolti dall'obbligo di prestare servizio, i militi generalmente possono tenere la propria arma.
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