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Mercoledì 28 Gennaio 2009
In città meno rifiuti. Ma sporchiamo di più
In diminuzione la spazzatura pro capite, aumentano i casi di abbandono di rifiuti ingombranti
Dal materasso alla lavastoviglie scassata. Nonostante le campagne e le invocazioni alla buona creanza, nel 2008 sono aumentati, in città, i casi di abbandono di rifiuti ingombranti sulle strade. Il dato emerge dal rapporto rifiuti presentato ieri dal Comune, nitida fotografia del rapporto non sempre felice tra regole, popolazione residente e sensibilità ambientale. Nonostante una generale e confortante diminuzione dei rifiuti prodotti pro capite, passati dagli 1.5 chilogrammi del 2007 agli attuali 1.4, restano troppi gli episodi di inosservanza dei regolamenti.
I meno propensi a rispettare giorni e orari di ritiro dei sacchi sono, numeri alla mano, sono i residenti di via Belvedere, seguiti da quelli di viale Lecco, di via Maurizio Monti, di via Pannilani e di via Villa Giovio. Sono strade sulle quali i sacchi vengono spesso esposti in giorni e orari sbagliati (in tutta la convalle, in 12 mesi, sono stati raccolti ogni domenica 3800 chili di rifiuti esposti irregolarmente) anche se non si tratta delle violazioni più gravi. Infrazioni più serie sono per esempio quelle di chi si libera di rifiuti più o meno ingombranti senza servirsi della discarica. Il numero di segnalazioni, nel 2008, è sensibilmente aumentato in particolare lungo strade isolate o al confine di zone boschive, di prati e all’interno di aree di parcheggio incustodite:dai 52 episodi rilevati nel 2007 si è passati agli 86 dell’anno successivo, con un incremento pari del 65%. È una tendenza confermata anche dal numero di segnalazioni pervenute al numero verde (800 822 020), passate da 302 a 358. Imarciapiedi più utilizzati per liberarsi di rifiuti ingombranti sono più o meno sempre gli stessi: il primo posto va a via Dei Mulini e a via Palma (sei episodi), il secondo posto a via Grandi (5), il terzo a via Napoleona (4), con via Di Vittorio e via Torno a chiudere, con tre casi ciascuna, questa strana classifica.
Nell’anno solare 2008, sei campane per la raccolta della plastica e nove per il vetro sono state distrutte per atti vandalici. Il danno è di circa 15mila euro. Vero che nel 2007 le campane distrutte furono rispettivamente 14 e 15 (danni per 25mila euro) ma la consolazione è soltanto parziale, a maggior ragione se al conteggio si aggiungano poi i soldi spesi per la pulizia di scritte e graffiti vari costati altri 11.496 euro sui muri del Tribunale, della chiesetta di Sagnino, in viale Geno, sulla diga foranea e in piazza Martinelli, già ex Fulda. Le buone notizie, in ogni caso, non mancano. E vengono dai sacchi.
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