Incendio a Pantelleria, sull’isola anche Pinato:«È un colpo al cuore»

Alserio Il presidente della pro loco è in Sicilia per le ferie. La sua casa è stata sfiorata dal fuoco. Costretto a fuggire: «Fiamme altissime, abbiamo vissuto attimi di terrore»

«Abbiamo avuto paura e apprensione, ma la cosa più dolorosa è il colpo al cuore per quello che è successo». Nel vasto incendio a Pantelleria è rimasto coinvolto anche il consigliere comunale e presidente della Pro loco di Alserio, Alessio Pinato, che si trova con la fidanzata Veronica Prina in vacanza proprio sull’isola. Da sempre Pinato trascorre le ferie a Pantelleria, nella sua casa estiva: un luogo che sente come il suo secondo paese.

L’abitazione di Pinato si trova a Punta Karace, a pochi metri dall’area interessata nella notte tra mercoledì e giovedì da un vastissimo incendio. Fortunatamente il rogo, divampato nelle contrade Favarotta, Khamma e Perimetrale, è stato poi contenuto: le fiamme hanno però divorato ettari di vegetazione, mettendo in pericolo diverse abitazioni che sono state evacuate. Attimi di panico, iniziati intorno alle 19.30 di mercoledì, come racconta lo stesso Pinato: «Dalla terrazza della nostra casa vediamo perfettamente la montagna che ha preso fuoco, che per me rappresenta davvero un luogo del cuore: da quando ero bambino, questa parte di isola rappresenta la mia vacanza – racconta Pinato – Abbiamo visto il fumo salire e in pochi minuti le fiamme altissime che si alzavano lungo tutto il versante. In pochi minuti infatti, anche a causa dello Scirocco che spirava forte, l’incendio si è diffuso e nella zona delle nostre contrade scendeva fumo abbondante che ha reso l’aria irrespirabile».

Momenti di terrore, che poco dopo le 20.30 hanno rischiato di trasformarsi in vero panico. «L’incendio ha bruciato i tralicci dell’elettricità e siamo rimasti senza corrente elettrica – proseguono nel racconto – Le fiamme sembravano dirigersi anche verso l’unica strada che ci permetteva di lasciare la zona. Abbiamo in fretta e furia chiamato alcuni nostri amici che vivono in centro a Pantelleria e siamo scappati: ci hanno accolti e ospitati per la notte. Non nascondo che ho pianto nel vedere così tanta devastazione e soprattutto nel capire che molto probabilmente l’incendio è stato doloso». Sono in corso le indagini per risalire alle cause, ma l’ipotesi del dolo resta forte: sembra che i punti da dove sono partiti i roghi siano distanti 400 metri: «Guarda caso un rogo acceso a monte e uno verso il mare, mentre soffiava lo Scirocco che sui roghi funziona come alcool – conclude Pinato – Per di più in favore di vento e in un orario in cui non sarebbero potuti intervenire i canadair. Tutto ciò fa male ed è inaccettabile. Grazie ai Vigili del fuoco, alla Protezione civile e a tutti coloro che sono intervenuti nella notte: sono stati eroi e hanno circoscritto il rogo. Dopo le 23 sono riuscito a ritornare verso casa, passando tra le fiamme. Devastazione totale, ma la casa non ha avuto danni». La vacanza ha quindi potuto riprendere, ma con un macigno emotivo sul cuore per la coppia.

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