Una buona convalescenza è la migliore terapia. Ancora per qualche settimana, dunque, l'influenza potrà ripresentarsi con il suo carico di sintomi fastidiosi: febbre sopra 38°C per 3-5 giorni, inappetenza, dolori a muscoli e ossa, sintomi gastrointestinali (vomito, diarrea) e all'apparato respiratorio (rinite, tosse).
Per evitare le ricadute, a seconda della durata, dell'importanza delle manifestazioni dell'influenza e dell'età del bambino (più è piccolo tanto più è necessario riprendere le normali attività con calma e prudenza), la convalescenza deve essere considerata come parte integrante della terapia: subito dopo una malattia l'organismo è più vulnerabile e più facilmente aggredibile da germi che non farebbero danni in condizioni normali.
Ammalarsi nuovamente accresce il rischio di avere sintomi più gravi.
Il medico suggerisce di approfittare delle 24-48 ore in casa post influenza per dormire un pò di più al mattino e per dedicare tempo ai 4 pasti giornalieri favorendo l'assunzione di frutta e di verdure fresche. "Qualora il clima lo consentisse - spiegano sempre gli specialisti - approfittarne per uscire, nelle ore più calde, per una breve passeggiata. Dopo 4-5 giorni si potranno riprendere le normali attività, comprese quelle sportive nel caso di bambini più grandi. Potrà inoltre essere utile somministrare un multivitaminico per qualche giorno o anche la sola vitamina C".
Sino ad oggi in Italia sono stati registrati pochi i casi di influenza con complicazioni o con manifestazioni particolarmente gravi e, tra i bambini, pochissimi quelli che hanno avuto bisogno di assistenza ospedaliera. Per proseguire su questo trend e per riprendere la vita di tutti i giorni in pieno benessere e in piena salute, bastano un pò di prudenza e il rispetto dei tempi fisiologici dell'organismo.
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