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Martedì 31 Marzo 2009
Insubria, guerra tra Como e Varese
Ieri inaugurazione a nervi tesi
Il prorettore Conetti rifiuta di commentare la lettera di denuncia dei professori
Dionigi annuncia la fusione di alcuni dipartimenti. «Però sistemeremo le sedi»
Il rettore vicario per la sede di Como, Giorgio Conetti, è parso visibilmente infastidito dalle recenti polemiche e ha fatto sapere di non voler dire una sola parola in merito. Il rettore, Renzo Dionigi, nella sua relazione non ha fatto cenno ai drastici tagli ventilati da più parti ma ha parlato della necessità di «istituire immediatamente una commissione che riconsideri l’organizzazione scientifica e didattica dell’ateneo. Sarebbe grave - ha spiegato - attendere inattivi la riforma universitaria, senza prendere fin da ora quei provvedimenti che potrebbero facilitare il nostro adattamento alle nuove disposizioni». Tra gli esempi citati, la revisione dell’attuale assetto dei dipartimenti: «Alcuni risultano impostati secondo criteri non omogenei né per dimensioni né per copertura di settori scientifici - ha detto - La razionalizzazione riveste carattere di urgenza, anche alla luce del fatto che l’imminente valutazione nazionale della ricerca sarà impostata su base dipartimentale».
In rappresentanza degli studenti ha preso la parola Raffaele Colombo: «È fondamentale - ha spiegato tra l’altro - intensificare i rapporti tra il nostro ateneo ed il territorio, in particolare attraverso una maggiore collaborazione con gli enti locali». E ancora: «Occorre proseguire nel processo di potenziamento dei servizi agli studenti e di massimizzazione del livello di qualità della didattica».
Tutto centrato sugli interventi edilizi in programma per il futuro, invece, l’intervento di Conetti: «Per quanto riguarda la “manicalunga” (l’edificio attiguo al chiostro di Sant’Abbondio, ndr) siamo arrivati alla fase del progetto esecutivo e abbiamo già il permesso di costruire. Sorgeranno studi per i docenti della facoltà di Giurisprudenza. Partirà, inoltre, come noto, l’edificazione di una palazzina per i chimici nell’area di via Valleggio e anche il cantiere per il cosiddetto anello interrato (fermo da tempo, ndr) riprenderà a breve. Ci sarà, infine, una riqualificazione della sede di viale Cavallotti, per dare più dignità a Economia». Parte dei fondi necessari per realizzare la palazzina a disposizione dei chimici, secondo quanto si legge nella relazione del rettore, «verranno reperiti tramite l’alienazione dell’immobile di via Carso, di proprietà dell’ateneo». Il bando di gara per la relativa messa all’asta, in effetti, è già stato pubblicato nelle scorse settimane. Dionigi e Conetti non hanno fatto alcun cenno particolare, ieri, al tema del campus universitario.
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