Insulti al ministro Kyenge
Nessuna inchiesta della Procura

Dopo i commenti dell’assessore di Cadorago contro il ministro Kyenge, ancora nessuna iniziativa da parte della Procura della Repubblica. E il sindaco prende tempo

Dopo i pesanti insulti dell’assessore nei confronti del ministro Kyenge, la Procura della Repubblica non ha preso ancora nessuna iniziativa. Per Ardjan Pacrami della Cgil gli stremi ci sono: «Dal mio punto di vista l’assessore è passibile di multe. Non sono più moralmente sostenibili comportamenti simili. E’ accaduto a Cadorago ma in precedenza anche a Cantù e a Como».

Per oltraggio ad un corpo politico o amministrativo si può incappare in una multa dai 1000 ai 5000 euro. Per odio e discriminazione razziale si rischia un anno e sei mesi di reclusione e 6000 euro di multa. I precedenti del resto esistono. Il leghista Roberto Calderoli questa estate è stato indagato dalla Procura di Bergamo, per diffamazione aggravata dalla discriminazione razziale, etnica o religiosa. Calderoli, a proposito della Kyenge avevo detto: «Quando la vedo non posso non pensare ad un orango». Frase del tutto simile a quella pronunciata dall’assessore Paolo Pagani: «Mettetela su un barcone, assicuratevi che non affondi. Deve tornare in Africa da dove è venuta. Poi saranno gli oranghi e le scimmie a stabilire se la riprendono o meno in casa loro».

Intanto il sindaco Franco Pagani, prende tempo rispetto all’ipotesi di chiedere le dimissioni del suo assessore. Per questa sera è annunciata una conferenza stampa nella sede comunale, in pubblica seduta. Sono annunciate decisione. Staremo a vedere

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