Il corpo scultoreo di Roberto Bolle, fluttuante nell’aria solo di fronte all’universo, catalizza da oggi l’attenzione del pubblico televisivo. L’Étoile della Scala e Principal dell’American Ballet Theatre è infatti testimonial della nuova campagna pubblicitaria Eni firmata da Fabrizio Ferri, autore e regista di fama internazionale. La voce da Oscar di Toni Servillo accompagna l’eleganza delle immagini che vengono diffuse sui vari media nazionali e anche all’estero. Del resto, ormai da anni, Bolle è tra i ballerini più richiesti al mondo e si è esibito con le compagnie più prestigiose, tra le quali l’American Ballet, il Balletto dell’Opéra di Parigi, del Bol’šoj e il Royal Ballet, senza contare le sue performance davanti alla regina Elisabetta e a papa Giovanni Paolo II.
Bolle, come mai ha detto sì a questa campagna?
Perché per me l’energia è soprattutto legata al movimento ed è alla base della danza, che rappresenta il mio lavoro e la mia vita. Ma oltre all’energia che si sprigiona dal corpo, c’è anche l’energia che cerco di trasmettere al pubblico: l’emozione che parte dal cuore e che arriva all’anima degli spettatori.
Questa esperienza le ha dato nuovi stimoli?
Lavorare su questo set è stata un’esperienza unica, perché per la prima volta ho provato il tappeto elastico. Dopo qualche “milione” di salti alla fine il risultato mi sembra ottimo, grazie anche alla sensibilità e professionalità di Fabrizio Ferri che conosco da anni e con il quale ho realizzato tanti lavori, ma questo li supera tutti, è davvero un’opera d’arte.
L’intervista completa su la Provincia in edicola oggi, martedì 8 aprile
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