Kurtinaitis cerca in casa
«Una squadra vincente»

Cantù domani a Desio ospita Caserta, il coach punta a ricaricare i giocatori. In attesa di un nuovo arrivo

Prima ancora che a Caserta, avversaria domani al PalaDesio, coach Rimas Kurtinaitis pensa per prima cosa alla sua squadra. Contestualmente all’addio di Romeo Travis (passato a inizio settimana a Strasburgo), la Red October ha avuto più d’una difficoltà ad allenarsi nel corso della settimana, con le defezioni di Darden, Callahan e Johnson che, pur recuperabili in vista della gara di domani, hanno obbligato lo staff a rimodulare le consuete sedute d’allenamento.

«Per noi – ha spiegato in conferenza stampa – è fondamentale cogliere la vittoria». Questo, peraltro senza troppo pensare alla strigliata da lui stesso pubblicamente fatta ai suoi ragazzi nel post Reggio Emilia. Fatto sta che, a poche ore di distanza dallo sfogo del tecnico, la strada di Travis si è allontanata da Cantù. «Romeo è un ottimo ragazzo, un giocatore di squadra», dice.

Peccato, però, che nella sua idea di basket ci sia un posto quattro capace di prendersi quante più triple possibile. «Ogni allenatore ha la sua visione. Nella mia, il posto quattro deve essere un giocatore che segna con continuità da tre», continua. Un identikit, il suo, molto distante dalle caratteristiche di Travis, al punto che viene quasi spontaneo chiedergli perché sia stato scelto nel corso dell’estate. «Il mercato è stato fatto in modo molto veloce. Questo ha fatto sì che non si conoscessero in modo approfondito tutte le caratteristiche dei giocatori»

Nuovo giocatore in arrivo? «Lo stiamo cercando, anche se non abbiamo fretta. Vogliamo vedere cosa offre il mercato e, magari, sfruttare giocatori che non fossero più nei piani delle squadre che non andranno avanti nelle coppe europee», ammette. Se fosse un italiano, ovviamente, sarebbe «il massimo».

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