Mi ha colpito favorevolmente la notizia che il sindaco di Firenze, il giovane Matteo Renzi, è intervenuto attivamente nel dibattito sulla sicurezza stradale con diverse sagge proposte, come quella del "reato di omicidio stradale", che in tanti anni i nostri pur numerosi parlamentari non hanno saputo né affrontare né tantomeno risolvere.
Mi chiedo che cosa ci sta a fare un Parlamento elefantiaco strapagato se non è in grado di risolvere temi così importanti e sentiti da tutta la popolazione, ed è necessario l'intervento di un extraparlamentare, di un giovane sindaco intelligente per sopperire all'inerzia di una classe politica di veterani, per non dire di vecchioni, che stanno solo a scaldare - quando ci sono - gli scranni di Montecitorio e Palazzo Madama, lontani dai problemi della gente comune.
Ancora una volta ciò mi conferma che sarebbe necessario mandare a casa i Parlamentari dopo due o al massimo tre mandati, perché la gerontocrazia non può produrre novità significative ma pensa solo a mantenere i privilegi che si è autovotata in tanti anni di permanenza al potere.
L'Italia ha urgente bisogno di un ricambio della classe dirigente.
Lettera firmata
Una lunga scia di sangue macchia le strade della Penisola. Soltanto in questi mesi del 2011 le vittime dei pirati sono già almeno 70 e si contano oltre 500 feriti.
A favore dell'introduzione nel codice penale del reato di "omicidio stradale" per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti si sono pronunciati di recente anche i ministri Maroni e Nitto Palma. Il provvedimento, per il quale da tempo si battono le associazioni dei famigliari delle vittime che hanno già raccolto oltre 25 mila firme, dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri in tempi brevi, ma non è affatto scontato, perché da più parti si levano accuse di propaganda. C'è infatti chi sostiene che il reato esiste già (art. 589, terzo comma del codice penale) e prevede pene severissime (da 3 a 10 anni per chi guida ubriaco o drogato, con ulteriori aggravi se si contesta la colpa con previsione).
Chi ha ragione? Come sempre ci troviamo confrontati con messaggi contraddittori che disorientano i cittadini. Sono convinto che non servano altre leggi: basterebbe applicare quelle che ci sono. Resta il fatto che i pirati della strada raramente finiscono in galera. Ma questo, caro Dotti, vale anche per i nostri parlamentari.
Pier Angelo Marengo
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA